mercoledì 21 aprile 2010

Lunedì 19 Aprile si è costituito il Comitato di Andria “Acqua Bene Comune”


Il Comitato ha come obiettivo quello di raccogliere firme a favore dei quesiti referendari per evitare la privatizzazione dell’acqua, ma soprattutto quello di creare un movimento trasversale per la sensibilizzazione dei cittadini all’esercizio dei propri diritti.
Il tema dell’ Acqua è un tema fondamentale. 
Negli ultimi anni sono state approvate una serie di norme tese a dare il controllo degli acquedotti a Società per Azioni in cui il ruolo delle aziende private diventi sempre più alto. Entro il 2011, infatti, gli enti pubblici dovrebbero lasciare il 40% delle azioni a soggetti privati. Inoltre è previsto esplicitamente che queste aziende traggano profitto dalla gestione dei servizi idrici in quota non inferiore al 7% del loro investimento.
Non solo è inaccettabile che si faccia profitto su un bene essenziale come l’acqua, ma la privatizzazione porterà inevitabilmente a un aumento delle tariffe, senza che vi sia un obbligo a reinvestirli in un miglioramento delle infrastrutture, né della qualità dell’acqua.

Particolarmente emblematico è il caso di Aprilia, in provincia di Roma, dove, dopo che la gestione dell’acquedotto è stato assunto da una SpA con partecipazione di privati “ Veolia”, azienda francese, le tariffe si sono triplicate in quattro anni.
Ancora più emblematico è che il Consiglio Comunale di Aprilia, proprio in questi giorni sta facendo riunioni monotematiche finalizzate alla ripubblicizzazione dell’acqua.
Altro esempio arriva dalla Francia, dove il Comune di Parigi, dopo avere sperimentato in modo fallimentare la privatizzazione dell’acqua , a Dicembre 2009 l’ha ripubblicizzata .
Per evitare che un bene essenziale come l’acqua diventi una merce su cui pochi privati possano arricchirsi a danno della collettività si è costituito ad Andria il Comitato locale “Acqua Bene Comune” che si sta attivando per la raccolta delle firme per sostenere tre quesiti referendari predisposti di illustri giuristi che se approvati scongiurerebbero in modo definitivo la privatizzazione dell’acqua.
Oltre all’avvio della raccolta delle firme , che vedrà il suo avvio con un banchetto il 25 Aprile nel Chiostro di San Francesco, il Comitato proverà anche a creare momenti pubblici di riflessione e sensibilizzazione verso i cittadini sulla necessità di salvaguardare il bene “ACQUA”
Il Comitato , che vorrebbe essere rappresentativo di tutta la società ed essere trasversale, inoltre si è dato come obiettivo il coinvolgimento della nuova amministrazione della città affinchè modifichi lo statuto comunale , inserendo il concetto di necessità di salvaguardia dell’ Acqua Come bene Pubblico.

Chiediamo a tutti i cittadini di venire a firmare per i tre quesiti referendari che proponiamo.
Il Comitato, è un Comitato aperto, per cui invitiamo a tutte le realtà associative e politiche che lo volessero di far arrivare ulteriori adesioni.
Perché “Si Dice Acqua, e si legge democrazia”

Hanno aderito al Comitato promotore

CASA ACCOGLIENZA SANTA MARIA GORETTI
ASSOCIAZIONE MIGRANTES
COOPERATIVA LIBERI
ORATORIO PIER GIORGIO FRASSATI
I CARE FORM. E SVILUPPO ONLUS
ANDRIA CITTA’ SANA
LIBERA
PAX CHRISTI
LABORATORIO CULTURA POLITICA
OPERAI FABBRICA DI NICHI ANDRIA
LEGAMBIENTE ANDRIA
MOVIMENTO CONSUMATORI
TELEDEHON
WWF
PRO-LOCO ANDRIA
DOMANI ANDRIESE

Comitato sostenitore

SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’
FEDERAZIONE DELLA SINISTRA
PARTITO DI ALTERNATIVA COMUNISTA

Per informazioni rivolgersi alle realtà aderenti
Per adesioni al Comitato
email rossella.miracapillo@movimentoconsumatori.it

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