venerdì 18 giugno 2010

"Non siamo il partito del No... Noi proponiamo dei metodi di sviluppo davvero sostenibili" Intervento di Michele Lorusso (Sel Andria)



Il 15, 16 e 17 Giugno a Barletta, in contemporanea con il Forum Energetico Internazionale, si è tenuto L’Altro Forum (presidiato da carabinieri e polizia in tenuta antisommossa armati di mitra, da artificieri e polizia municipale) che non era stato organizzato contro il Fei, ma un forum “obbligatorio” perché abbiamo ritenuto essere corretto che, mentre da una parte si parlava rinchiusi nella roccaforte del Castello di Barletta di energie rinnovabili, dall’altra era necessario parlare all’aperto, e quindi ai cittadini, di energie rinnovabili. Eppure sembra che i due Forum stessero parlando della stessa cosa. Invece così non è, perché gli incontri vertevano sì sulle energie rinnovabili ma intese in senso differente. Infatti, per il Fei “energie rinnovabili“ significa energia prodotta dal nucleare, dall’incenerimento, dalle biomasse, dal petrolio, mentre per l'altro Forum significa energia prodotta dal mini e microeolico, dal minifotovoltaico, dal geotermico, dal fotovoltaico termodinamico.Centinaia di cittadini, della sesta provincia e non, hanno preso parte all’Altro Forum, mentre non è dato sapere se il Fei abbia raggiunto un così elevato numero di partecipanti.Oltre ai due Forum nella Bat sta succedendo qualcosa di strano, che riguarda il proliferarsi delle domande di costruzione di centrali a biomasse di dimensioni medio- grandi e due cementerie(una esistente a Barletta, e una che sarà costruita sulla provinciale Andria - Trani).Per quanto riguarda le biomasse, mi chiedo:- Da dove andremo a prendere tutta quella biomassa necessaria per soddisfare il fabbisogno energetico di queste centrali, poiché il nostro territorio è povero di biomassa e vista la crescente desertificazione che lo investe?La risposta sembrerebbe difficile, ma in realtà non lo è perché si stanno usando queste centrali come dei cavalli di Troia per introdurre nel nostro territorio inceneritori che non bruceranno biomasse ma Cdr, il cui incenerimento provoca emissioni di diossine, furani, ecc …. Insomma un vero e proprio disastro per il territorio di tutta la sesta provincia, se si considera anche il fatto che in ogni Città è prevista la costruzione di almeno una centrale a biomasse.Adesso veniamo alle due cementerie. Per quanto riguarda quella di Barletta, oltre ai danni che già ha prodotto e continua a produrre con le sue emissioni (brucia 26666tonnellata/annue di gomme e plastiche triturate) e con la sua ubicazione, (che se dal piano regolatore risulta essere ubicata nella zona industriale, nella realtà è integrata nel tessuto urbano) ha presentato una domanda per potenziare l’impianto di incenerimento, ovvero ha chiesto di bruciare 80000 tonnellate/annue, nel silenzio di tutti quegli organi preposti alla salvaguardia della salute dei cittadini. Inoltre, in questi giorni, il consiglio comunale di Trani ha approvato una variante del Pug per permettere alla famiglia Matarrese di costruire una cementeria sulla provinciale Andria - Trani garantendo ai cittadini che questa cementeria non brucerà mai rifiuti grazie ad un protocollo d’Intesa, (sottoscritto dal Sindaco di Trani e la famiglia Matarrese) che data la valenza giuridica dello stesso, chi ci assicura che la cementeria non brucerà rifiuti? Inoltre durante il consiglio comunale che ha sancito quest’altro danno per il nostro territorio, è stato affermato che“… le nano-particelle vengono emesse non dalle ciminiere, ma dalle marmitte di un qualsiasi veicolo, quando il vostro salumiere taglia il prosciutto, quando sbattete il polpo appena pescato sullo scoglio …” dichiarazioni che sembrano essere fatte da un comico invece sono parole di un Amministratore che oltre ad occuparsi di politica è un medico che si occupa della salute dei cittadini. Il tutto giustificato dal fatto che la cementeria porterà alla Città di Trani circa 100 posti di lavoro. Per questo mi chiedo: perché per questi presunti 100 posti di lavoro deve pagare l’intera collettività con tutti i danni che la cementeria causerà al nostro territorio? Il gioco vale davvero la candela? Chi ha votato a favore di questa cementeria è a conoscenza dei danni sulla salute, sull’ambiente, sull’agricoltura che saranno causati anche a elevate distanze dalla Città di Trani?Questa è la situazione attuale del territorio della sesta provincia.Non siamo il “partito del No” e, infatti, proponiamo dei metodi di sviluppo davvero sostenibili, e quindi diciamo Si al mini e microeolico, fotovoltaico domestico, geotermico, cioè un sistema di sviluppo che permette di soddisfare le nostre esigenze energetiche, ma che allo stesso tempo ci permetta di lasciare un ambiente vivibile alle future generazioni. Preferiamo una democrazia nella distribuzione del benessere economico che si ottiene con la diffusione delle fonti energetiche domestiche e non una oligarchia ingorda che pur di far business, non rispetta e calpesta la salute dei cittadini.Per questo staremo attenti a vigilare e a far valere l’interesse alla Salute dei cittadini nelle sedi opportune, e a informare la gente e gli Amministratori con altri Forum e incontri aperti alla cittadinanza.Quello che più desideriamo è che la gente si SVEGLI per rivendicare i propri diritti e non lasci che questi “Barbari” conquistino i nostri territori per fare affari a discapito della Nostra Salute 


Michele Lorusso
Sinistra Ecologia Libertà – Andria
Membro del coordinamento No biomasse e inceneritori

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