venerdì 27 agosto 2010

Focus giovani del Domani Andriese – Grandi opere: cosa servirebbe alla città? Segui il nostro intervento


Nota del direttore – Continua lo spazio dedicato alle sezioni giovanili dei partiti andriesi (quelli che siamo riusciti a censire). Ogni giorno, per dieci giorni, verrà pubblicato un articolo su un tema di attualità su cui abbiamo raccolto i vari interventi, nella speranza di alimentare il dibattito cittadino su tematiche di interesse generale. Oggi proseguiamo con il tema delle grandi opere.

Andria Cinque Stelle - Alla città non servono grandi opere, servono invece grandi idee. Serve affetto e cura per il proprio territorio. Da quanti anni si parla della risistemazione del tratto ferroviario che passa per la nostra città? Da quanti anni invece le strade centrali vengono periodicamente asfaltate a scopi elettorali mentre dobbiamo vedere il dissesto nella parte più vecchia della nostra città o vere e proprie opere d’arte della nostra storia completamente svergognate dalle pesanti cattedrali nel deserto che ci stiamo abituando sempre più a costruire (meglio se foraggiate con i soldi pubblici)? Alla nostra città, servono piccole opere, ogni giorno. Un esempio: Internet Gratuito su tutta la città per gli andriesi.

Coordinamento delle giovanili della Federazione della Sinistra - Più che grandi opere, la nostra città avrebbe bisogno di una manutenzione generale. Molte strade hanno bisogno di un rifacimento dell’ asfalto perché piene di buche, dislivelli, dossi e cunette. Altri storici problemi della nostra città, sono quelli relativi alla Villa comunale e alla ferrovie Bari-Nord che attraversa la città tagliandola in due e creando notevoli disagi alla circolazione. Per quanto riguarda la Villa comunale ci auguriamo che alla fine dei lavori, possa restare aperta a tutte le ore, pensando magari ad una recinzione che impedisca l’ ingresso a motocicli o addirittura auto, senza impedirlo a pedoni e ciclisti.

Giovani Andria 3 – Premesso che le grandi opere vanno viste in chiave strategica, e che servono a mettere in moto l’economia o a svilupparla, e considerato l’interramento delle ferrovie del nord-barese come opera già acquisita, proponiamo uno studio volto a riqualificare l’intero centro commerciale e storico della città, unendoli nel segno di una maggiore pedonalizzazione (comprese le piste ciclabili) al fine di permettere alla cittadinanza di riappropriarsi del proprio territorio (marciapiedi, strade) ormai proprietà degli automobilisti, anche alla luce degli incoraggianti segnali dati dagli andriesi dopo la parziale pedonalizzazione di viale Crispi.

Giovane Italia – Il lavoro disorganico e poco lungimirante delle passate amministrazioni ha limitato fortemente la nostra città nel campo delle opere pubbliche. E’ necessaria la realizzazione di spazi ludico – sportivi; di un contenitore teatrale e culturale degno di una città capoluogo di provincia; la realizzazione di un’ area mercatale polifunzionale e tecnologica. Non da meno auspichiamo l’ impegno fattivo affinchè si realizzi l’ interramenro della rete ferroviaria con il conseguente superamento delle barriere dovute ai passaggi a livello.

Giovani Democratici - È inutile dire che Andria ha bisogno di un sottopassaggio ferroviario,di una nuova zona mercatale, di riqualificare particolari quartieri (san Valentino-Camaggio)ma anche il centro storico sinonimo di vita e culturale andriese;per troppi anni è rimasto dimenticato. Sarebbe necessario rivitalizzarlo anche attraverso una politica basato sull’ esenzione fiscale(anche minima) per gli esercenti che intendono avviare attività commerciali, per gestori di ristoratori, bar, pizzerie; favorire l’insediamento di strutture pubbliche come asili, scuole, centri culturali, poste e banche permettendo di rivivere il centro storico; tutto questo a dei costi bassissimi rispetto alla realizzazione delle altre opere.

Giovani Idv – Cominciare dalle piccole opere necessarie sarebbe già una grande opera. Si potrebbe partire dalla creazione di due o più aree mercatali (anche in zone periferiche),di cui tanto si è parlato nell’ultimo periodo; un’altra delle questioni”senza-fine” di Andria è la valorizzazione del centro storico, ad esempio riqualificando e restaurando gli antichi edifici e le chiese e magari cercando di “spostare” il centro di ritrovo giovanile nel centro storico con l’apertura di attività e locali, prendendo esempio dalle città limitrofe della nostra stessa provincia come Trani e Barletta.

Giovani Sinistra Ecologia e Libertà – Le grandi opere che Andria aspettava da anni sono state approvate e finanziate dalla Regione Puglia: ricordiamo il Pirp zona Monticelli e San Valentino, interramento del tratto ferroviario Bari-Nord, riqualificazione dell’ex macello rientrante nel programma Vision 2020. In attesa dell’avvio dei lavori, l’unica grande opera che la cittadinanza merita, sintomatica di una svolta “democratica”, sarebbe la realizzazione di una rete wireless con accesso libero e gratuito al web.

L’Alternativa Giovane - Programmazione organica delle opere che eventualmente si vogliono realizzare e soprattutto avere le idee ben chiare su come si vuole rendere migliore la città intera. Preferiamo “le opere grandi”, le quali non necessitano prioritariamente di cemento, ma una predisposizione all’innovazione e sperimentazione di nuovi modelli. La nostra idea di grande opera è dare vita ad una cittadella dei (e per) i giovani, costituita da strutture e immobili “compatibili” con l’ambiente e dotata di adeguate misure architettoniche per i disabili, in cui spicchino i servizi resi e le possibilità di crescita. Internet cafè con postazioni telematiche wi-fi, impianti sportivi h24 a costi accessibili.

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Focus giovani del Domani Andriese – Disagio sociale: come vincerlo? Segui il nostro intervento


Nota del direttore – Continua lo spazio dedicato alle sezioni giovanili dei partiti andriesi (quelli che siamo riusciti a censire). Ogni giorno, per dieci giorni, verrà pubblicato un articolo su un tema di attualità su cui abbiamo raccolto i vari interventi, nella speranza di alimentare il dibattito cittadino su tematiche di interesse generale. Oggi concludiamo con il tema del disagio sociale.

Andria Cinque Stelle - Il nostro disagio è la droga, la criminalità, la povertà, la disoccupazione, la miseria, la mancata istruzione. Le piaghe della nostra terra non potranno essere curate se non con una nuova consapevolezza di quanto abbiamo, di quanto rischiamo di perdere e di quanto invece possiamo ottenere. Ci sono esperienze di buoni samaritani che, sacerdoti o laici, riescono a fare più di quanto sarebbe nelle loro possibilità. Aiutiamoli, non solo con un contributo monetario, ma anche con il nostro tempo, con la nostra passione. A questo andrebbe sommato poi il compito principale di una classe politica che si definisce davvero “eletta”: far partire nella nostra città una prima e vera rivoluzione culturale. Solo in questo modo potremmo combattere il disagio in maniera sistemica e non con le attuali inutili cure palliative.

Coordinamento delle giovanili della Federazione della Sinistra (Pdci-Rc) - L’ amministrazione comunale deve innanzitutto farsi carico delle situazioni più disperate presenti in città, acuite negli ultimi due anni, dalla crisi economica. Se, infatti fino a questo momento il conflitto sociale non è esploso in tutta la sua drammaticità, è grazie all’ opera di volontariato, in particolare del centro di accoglienza Santa Maria Goretti (meglio noto come Caritas) che si fa carico sempre più spesso dei problemi sociali di competenza della istituzione comunale. Ovviamente non è compito delle istituzioni religiose o delle associazioni di volontariato occuparsi di tali problemi, e che rischiano di ingigantirsi fino al punto di esplodere nel conflitto sociale, cosa che va assolutamente evitata.

Giovani Andria 3 – Ci sono tanti tipi di disagio. Dai giovani che si trovano a vivere una realtà lontana da quella immaginata a chi per motivi economici si trova a vivere ai margini della comunità. Le cause non vanno ricercate solo nella crisi delle agenzie educative storicamente responsabili della socializzazione dell’individuo (famiglia, scuola, parrocchia), ma soprattutto nella scarsa propensione dei governanti a comprendere le mutate modalità con la quale i nostri concittadini vivono il proprio rapporto con la quotidianità. Il cambiamento sociale di Andria ha bisogno di essere analizzato, prima di poter immaginare soluzioni che realizzino un modello sociale alternativo a quello esistente (se ce n’è ancora uno).

Giovane Italia – Il disagio sociale è frequentemente il frutto di lontananza e assenza delle istituzioni. Sovente una politica assistenzialistica non è la soluzione migliore a tali problemi, anche se in momenti di crisi economica e sociale l’aiuto degli enti pubblici è a dir poco fondamentale. Uno dei provvedimenti più significativi è certamente il ddl Meloni che prevede la nascita di centri di aggregazione nei punti periferici della città. Va tuttavia rivolto un pensiero ad anziani e diversamente abili. Sono uomini e pretendiamo per loro la miglior coadiuvazione possibile da parte della cosa pubblica, troppo spesso impegnata a sperperare inutilmente fondi potenzialmente utilissimi.

Giovani Democratici - È compito di una buona amministrazione porsi al servizio della persona, individuandone i bisogni e provvedere a soddisfarli . È necessario rilanciare un progetto di solidariètà capace di superare l’idea di Stato sociali residuale – marginale solo per pochi;è necessario sostenere la famiglia come luogo di relazioni educative imprescindibili, centro di attenzione; è necessario il rafforzamento della domiciliarità – assistenzialità per le famiglie, per gli anziani e per i disabili, anche dal punto di vista economico. Una particolare attenzione la meritano gli immigrati presenti nella nostra città, fonte di notevole risorsa (ci ricordiamo di loro solo quando ci fa comodo) il volontariato nella nostra città nei loro confronti è molto sentito, ricordiamo la casa accoglienza “Santa Maria Goretti”, l’associazione Migrantes, la cooperativa Liberi. Il nostro auspicio è che anche nella nostra città venga istituito “l’albergo diffuso” utilizzando beni confiscati alla mafia.

Giovani Idv – Il disagio sociale purtroppo è un fenomeno diffuso non solo in città come Andria, ma su tutto il territorio nazionale. Sicuramente un punto da cui partire potrebbe essere l’integrazione tra le varie culture diffusesi ad Andria nell’ultimo decennio; magari oltre a sovvenzionamenti ad associazioni, e agevolazioni per famiglie povere e monoreditto, in crescita nell’ultimo periodo.

Giovani Sinistra Ecologia e Libertà – Più che vincere, fronteggiare il disagio sociale è possibile solo col superamento della logica assistenzialistica con una visione improntata all’autodeterminazione, favorendone l’autonomia personale e sociale. Non risulta più sufficiente la mera erogazione di prestazioni non finalizzate alla partecipazione attiva del soggetto, relegandolo in un ruolo passivo, nel proprio processo di cambiamento e risoluzione delle problematiche. Auspichiamo che tutti gli interventi siano realizzati in un’ottica di rete tra i vari attori sociali presenti sul territorio, partendo dalla riconsiderazione di principi quali la trasparenza nei bandi pubblici, la laicità nella gestione dei servizi poiché crediamo che lo Stato debba tornare ad occuparsi in prima linea dei propri cittadini, in collaborazione con il terzo settore, non di certo derogando al volontariato le responsabilità proprie di uno Stato sociale.

Alternativa Giovane – Formazione ed educazione all’etica, cittadinanza attiva e alla legalità: riteniamo tali interventi fondamentali per prevenire e curare il disagio e il malessere della città; gli stessi possono mostrare ai giovani un’alternativa comportamentale e reale. Per crescere in armonia una persona ha bisogno di ascolto e di educazione affettiva, poiché comportamenti devianti, razzismo, atti vandalici, bullismo, reati contro l’ambiente, oltre a rappresentare atti immorali, sono espressione di un basso indice percettivo di legalità e di disaffezione alla città della quale non ci si sente parte. Centro per le pari opportunità, assessorato alla cittadinanza attiva.

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mercoledì 25 agosto 2010

Focus giovani del Domani Andriese – Provincia: opportunità per il territorio? Segui il nostro intervento


Nota del direttore – Continua lo spazio dedicato alle sezioni giovanili dei partiti andriesi (quelli che siamo riusciti a censire). Ogni giorno, per dieci giorni, verrà pubblicato un articolo su un tema di attualità su cui abbiamo raccolto i vari interventi, nella speranza di alimentare il dibattito cittadino su tematiche di interesse generale. Oggi proseguiamo con il tema della Provincia.

Andria Cinque Stelle - Eminenti studi dimostrano che il bilancio pubblico nazionale ha vissuto il suo più importante e profondo periodo di deficit, non ancora recuperato, da quando sono state approvate le province, non previste dalla Costituzione. Tali istituzioni non sono altro che pesanti e lenti carrozzoni politici, sui quali si accomodano persone già a vario titolo impegnate (e retribuite) nella pubblica amministrazione. Sono enti inutili che spesso causano la sovrapposizione di competenze e la sparizione delle responsabilità. Non ci serve questa provincia, non ci servono le fantomatiche opportunità che offre, non ci servono quelle poltrone come merce di scambio fra le parti politiche. Risparmiamo quei soldi per opere migliori.

Coordinamento delle giovanili della Federazione della Sinistra (Pdci-Rc) - La nascita della Sesta Provincia avrebbe potuto rappresentare un opportunità per il nostro territorio. In realtà fino a questo momento, i cittadini della BAT non si sono accorti della differenza e della stessa presenza della nuova provincia, se non per le “faide” campanilistiche che hanno caratterizzato il prima, durante e dopo, l’istituzione e l’ insediamento del primo Consiglio provinciale. A nostro avviso, senza entrare nel merito della utilità o meno delle province in generale, la provincia è uno strumento che va utilizzato al meglio per le competenze che le spettano e che bisognerebbe pensare ai tre capoluoghi come ad un unico centro, facendo ricadere i benefici della separazione da Bari e Foggia su tutti i dieci comuni che formano la Bat.

Giovani Andria 3 – Ci auguriamo possa esserlo. Ad oggi la Bat non ha saputo indicare all’intero territorio provinciale un’orizzonte di crescita. Prima di tutto la neonata provincia si caratterizza come un campione rappresentativo del vizio comune a molte istituzioni amministrative: il doppio incarico. Il presidente della provincia è sindaco di Canosa di Puglia; il vicepresidente è sindaco di Andria; l’assessore provinciale è consigliere comunale, il consigliere provinciale è assessore comunale, etc. etc. Secondo, come possiamo avere fiducia in un ente i cui rappresentanti si attardano in lunghe diatribe campanilistiche che, ci pare, si ricompongono solo nel nome di accordi pre e post elettorali?

Giovane Italia – La provincia è un’opportunità strategica per il territorio del nord barese e un’occasione di sviluppo per la zona interessata, nonostante i limitati poteri conferiti dalla Costituzione a tali enti locali. Con la costituzione della sesta provincia, maggiore è certamente l’attenzione del governo nazionale a questo lembo di Puglia. Può inoltre crearsi un ponte con l’Unione Europea che sarà necessario per la rinascita di comparti a competenza comunitaria. La nostra città capoluogo richiede fortemente una riqualificazione degli edifici scolastici e un ammodernamento delle strade extra-urbane provinciali. Questi sono i segnali che la nostra istituzione dovrà rivolgere alla cittadinanza.

Giovani Democratici - I compiti di cui si occupa una provincia sono:la difesa del suolo, edilizia scolastica secondaria,tutela delle risorse idriche ed energetiche, trasporti e viabilità, smaltimento rifiuti; se l’istituzione del nuovo ente-provincia Bat deve servire ad assolvere tutte queste funzioni si potrebbe dire che la sua istituzione sarebbe elemento più che giusto e foriero per l’intera comunità, ma se si continua a discutere di sterili questioni allora saremmo indotti nel ritenere che essa rappresenti uno spreco di risorse pubbliche. Sino ad oggi risposte serie ed efficienti a favore del territorio sono state misere alquanto deludenti, almeno che qualcuno non ci dimostri il contrario. Le prospettive e le attese che possono nascere da tale ente sono tante: occupazione, sviluppo economico del territorio, migliore efficienza di vita, maggiore sicurezza, tutela e rivalutazione paesaggistica, ma sinora possiamo dire che di opportunità non c’è ne sono state, tranne per qualche consigliere.

Giovani Idv – Noi giovani dell’Idv di Andria riteniamo giusto che sia presente una sede distaccata dell’università degli studi di Bari (così come è già presente a Taranto). Riteniamo inoltre che si debbano accelerare i tempi per far si che la sesta provincia abbia tutte le competenze necessarie per divenire autonoma e non dipendere più dalla provincia di Bari e di Foggia, come ad esempio l’acquisizione dei finanziamenti derivanti da bandi europei.

Giovani Sinistra Ecologia e Libertà – L’opportunità che la Provincia può rappresentare per questo territorio e in questo momento storico può essere rinvenibile esclusivamente in un’azione sinergica tra il settore formazione professionale e i centri per l’impiego: la prossimità territoriale di questa istituzione può consentire un livello di conoscenza del mercato del lavoro e degli sbocchi occupazionali che ricalchino le caratteristiche e le esigenze del territorio. Altre opportunità non crediamo possano derivare da un’istituzione che tende più a creare divisioni tra i territori più che ad unire nel segno di un’appartenenza ad una comunità allargata.

L’Alternativa Giovane – L’opportunità di un ente non è data dalla sua esistenza in sé, ma da coloro che la governano più o meno efficacemente ed efficientemente usando al meglio le potenzialità territoriali, dopo averle studiate e comprese le peculiarità. Le politiche effettive devono riguardare: la diversificazione dell’offerta formativa secondaria (sul nostro territorio, con vocazione turistica, occorre investire in un istituto alberghiero e agrario di qualità, evitando il disagio pendolare, economico o scelte di ripiego dei nostri giovani); politiche attive del lavoro; una maggiore diversificazione degli indirizzi negli istituti tecnico-professionali, aderendo ai fabbisogni occupazionali locali; la tutela del paesaggio, promozione di consorzi di aziende settoriali.

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martedì 24 agosto 2010

Focus giovani del Domani Andriese – Mobilità: come renderla sostenibile? Segui il nostro intervento


Nota del direttore – Continua lo spazio dedicato alle sezioni giovanili dei partiti andriesi (quelli che siamo riusciti a censire). Ogni giorno, per dieci giorni, verrà pubblicato un articolo su un tema di attualità su cui abbiamo raccolto i vari interventi, nella speranza di alimentare il dibattito cittadino su tematiche di interesse generale. Oggi proseguiamo con il tema della mobilità sostenibile.

Andria Cinque Stelle - Tutto parte dal ripensamento della mobilità cittadina. C’è chi ha girato gli spot sulla mobilità a bordo di un’automobile, c’è chi pensa che cambiando i sensi di qualche arteria cittadina si possa far respirare meglio il centro. Noi diciamo la nostra: incentivazione all’utilizzo dei mezzi pubblici, acquistando e mettendo in funzione nuovi mezzi a bioetanolo ed energia elettrica, piano comunale per il bike-sharing, apertura e messa in sicurezza delle piste ciclabili che purtroppo ci mancano, soprattutto in centro e chiusura al traffico per i non residenti e per coloro i quali non hanno esercizi commerciali nella zona prevista.

Coordinamento delle giovanili della Federazione della Sinistra (Pdci-Rc) - La nostra città ha una delle percentuali di mezzi privati circolanti più alte d’ Europa, riteniamo necessario disincentivare l’ uso dei mezzi privati, a favore di quelli pubblici (ai quali i nostri concittadini sono poco adusi), incentivare la mobilità a due ruote (predisponendo parcheggi per biciclette in vari punti della città, in particolare in centro, ed ovviamente piste ciclabili). Anche per il tema della mobilità, sarebbe opportuno predisporre una campagna informativa e di sensibilizzazione della popolazione.

Giovani Andria 3 – Non sono molte le soluzioni possibili, soprattutto in una città in cui il numero delle auto acquistate nell’ultimo anno ha già superato quello delle nascite. Non è difficile parlare di piste ciclabili, di incentivare all’uso della bicicletta, di prevedere parcheggi di scambio e di bus navetta a metano o elettrici. Il problema oggi è dato dalle stesse strade, che andrebbero adeguate alle soluzioni sopraccitate. Inutile dire alla gente di usare la bici se poi le strade sono impraticabili e il solo risultato che si otterrebbe sarebbe un massacro di ciclisti!!! I progetti di project financing relativi a parcheggi non mancano: manca la volontà politica, che pensa a ancora a costruire palazzine.

Giovane Italia – Per risolvere l’annoso problema della mobilità cittadina sarebbe opportuno rifarsi al principio dell’uso efficiente del territorio e al rispetto dell’integrità dell’ambiente. Proponiamo in tal senso un incremento del trasporto pubblico, aumentando sistemi di mobilità intermodale; sosteniamo la promozione di forme di mobilità alternativa (ciclabile e pedonale ) ed eventuali iniziative di educazione stradale che informino il cittadino per un corretto utilizzo del mezzo privato.

Giovani Democratici - Il tormentone alla viabilità e del traffico potrebbe essere risolto dando più spazio allo studio e alla programmazione dei flussi veicolari,potenziando i mezzi di trasporto pubblico,anche attraverso dei costi bassi di tali servizi. Sarebbe necessario anche,una maggiore maturità dei cittadini, con l’utilizzo dei mezzi a motore solo se necessari:le distanze nella città possono essere coperte anche a piedi. Sarebbe opportuno realizzare:parcheggi di scambio,piste ciclabili, servizi di bike-sharing, aree a zona traffico limitata nel centro cittadino,rotatorie.

Giovani Idv – Tra noi giovani è in costante aumento una nuova e salutare moda:andare in bicicletta. Per tal motivo riteniamo indispensabile l’inserimento su gran parte delle zone andriesi di piste ciclabili più grandi e più sicure;inoltre bisognerebbe incentivare l’utilizzo di mezzi pubblici e creare più zone pedonali e zone verdi per garantire sicurezza e libertà di spostamento per le diverse fasce d’età; altro punto fondamentale sarebbe quello di rivedere completamente la viabilità andriese,soprattutto nelle aree più periferiche e lì dove si congestiona maggiormente il traffico e provvedere alla manutenzione periodica delle nostre strade.

Giovani Sinistra Ecologia e Libertà – Creazione di piste ciclabili nelle zone centrali della città con annessi sistemi di bike-sharing. Aumentare le zone a traffico limitato per disincentivare l’uso dell’automobile, dato che Andria è al 5° tra le città più inquinate della Puglia. Continuare sulla strada già intrapresa, per l’incentivazione dell’uso dei mezzi pubblici, di applicare una tariffazione tra le più basse d’Italia per quanto riguarda il ticket dei mezzi pubblici. Aumentare il numero delle corse, utilizzando vetture elettriche.

L’Alternativa Giovane – La cattiva qualità dell’aria nella nostra città è da attribuire per buona parte alla viabilità. Andria, pertanto, è in qualche modo “ostaggio” del suo stesso traffico (70mila autoveicoli e 15mila motocicli a fronte di una popolazione di circa 100mila abitanti): questo significa incrementare le emissioni in aria, con un consequenziale aumento del rischio salute. È inaccettabile che si utilizzi l’auto anche per i piccoli spostamenti. La mobilità, così strutturata, diviene disservizio con tutto ciò che da questo ne consegue. Manca è la “cultura del passeggio”, Servono: interventi immediati, magari ispirandosi a realtà consolidate: l’utilizzo della bicicletta (come mezzo privato o derivante da servizio di bike sharing), la realizzazione di Park & Ride e il potenziamento di isole pedonali.

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lunedì 23 agosto 2010

Focus giovani del Domani Andriese – Ambiente, idee per una città pulita. Segui il nostro intervento


Nota del direttore – Continua lo spazio dedicato alle sezioni giovanili dei partiti andriesi (quelli che siamo riusciti a censire). Ogni giorno, per dieci giorni, verrà pubblicato un articolo su un tema di attualità su cui abbiamo raccolto i vari interventi, nella speranza di alimentare il dibattito cittadino su tematiche di interesse generale. Oggi proseguiamo con il tema dell’ambiente.

Andria Cinque Stelle - Siamo profondamente convinti che un ambiente più pulito e un maggior numero di aree verdi contribuiscano ad aumentare la qualità della vita percepita e il valore delle aree in cui sorgono. Creazione in aree periferiche di nuove aree verdi, primo fra tutti il parco Camaggio, eventualmente con la compartecipazione nella gestione da parte di privati, nel rispetto e nella tutela dell’ambiente; creazione delle cosiddette “mura verdi”, che delimitino i confini cittadini edificabili, dotate di percorsi di piste ciclabili; educazione ambientale nelle scuole, con corsi di formazione gratuiti per insegnanti, a cura del Comune, con acquisizione di crediti. Più cultura del verde, più tutela dell’ambiente.

Coordinamento delle giovanili della Federazione della Sinistra (Pdci-Rc)- Innanzitutto, crediamo che vada incentivata la raccolta differenziata; la popolazione deve essere sensibilizzata al tema della raccolta dei rifiuti, del riciclaggio tramite adeguate campagne di informazione e incentivi (agevolazioni sulla tassa sui rifiuti per i cittadini, strade, quartieri più virtuosi); andrebbe migliorata la raccolta dei rifiuti ingombranti tramite il ritiro porta a porta (operativa da alcuni anni ma che negli ultimi mesi è praticamente inesistente). Altro importante obiettivo, è quello della riduzione del traffico su mezzi privati, diventato pressoché insostenibile in alcune zone ed orari, e che contribuisce non poco all’ inquinamento dell’ aria che respiriamo. Inoltre diciamo no con forza all’ insediamento di inceneritori nel nostro territorio, che non solo non sono la soluzione al problema dei rifiuti, ma anzi contribuiscono a inquinare l’ambiente.

Giovani Andria 3 – Educare, informare, sanzionare. Far capire chiaramente che inquinare è reato. Che la nostra città è la nostra casa, in cui abitiamo tutti e non solo chi inquina impunemente senza nessuno scrupolo morale. Se non si riesce a capire da soli quanto sia importante rispettare l’ambiente in cui si vive, c’è bisogno di una vigilanza che abbia il coraggio di sanzionare i trasgressori. Anche il cittadino deve fare la sua parte denunciando gli illeciti ambientali di cui viene a conoscenza (aiutandolo con un numero verde). Raccolta porta a porta in tutta la città. Per il territorio extraurbano invece, più controlli a prevenire il moltiplicarsi di discariche abusive di rifiuti di ogni tipo e provenienza.

Giovane Italia – La tematica ambientale è certamente molto delicata da affrontare, particolarmente per una comunità di 98mila abitanti come lo è quella andriese. Occorre dunque che sia predisposto un apparato funzionale proficuo per la raccolta dei rifiuti solidi urbani che confluisca nella differenziazione per tipologie. In tal senso il metodo di raccolta porta a porta è certamente il più innovativo e produttivo; infatti la città di Salerno, grazie all’adozione di questo sistema, è divenuta una tra le più virtuose e pulite d’Italia. Precedentemente era nota nelle pagine nere e disonorevoli della cronaca nazionale. Se dovesse essere adottato questo meccanismo, ci sarebbero notevoli vantaggi in termini ambientali ed economici per la collettività.

Giovani Democratici - L’ambiente è vita, è tutto ciò che ci circonda. Noi non lo rispettiamo, lo inquiniamo. Andria, la nostra città è invivibile. Eppure tutti ci immedesimo in perfetti ambientalisti, ci presentiamo agli altri come tali. Una città, per esser più vivibile e pulita, necessita anche, e soprattutto, di un servizio efficiente di raccolta rifiuti. Differenziata, chiariamoci. Inutile dilungarci sulla questione. È da attuare la cosiddetta raccolta differenziata porta a porta. Ma ciò ha poco a che fare con questa amministrazione, la quale nella scorsa legislatura ha votato a favore del termovalorizzatore, i cui effetti nocivi per la salute umana sono noti a tutti.

Giovani Idv – Riponiamo grande fiducia nell’educazione e nella civiltà degli andriesi e per tal motivo sosteniamo la Raccolta differenziata,ma pensiamo che molto spesso bisogni anche “abituarsi” a determinati atti civili,per cui pensiamo che la raccolta differenziata debba essere in un certo senso forzata ed eseguita porta a porta,dopo ovviamente una costante informazione su di essa rivolta alla popolazione. Un aiuto positivo da parte dell’amministrazione comunale sarebbe anche quello di aumentare il numero di contenitori disponibili per i vari tipi di rifiuto, incrementare gli investimenti per lo sviluppo di energie rinnovabili, dell’edilizia biocompatibile ,e delle nuove tecnologie di condizionamento degli ambienti urbani e valorizzare la bioarchitettura.

Giovani Sinistra Ecologia e Libertà – Non si può non partire dalla considerazione che l’unica vera soluzione per una città pulita sia la raccolta differenziata effettuata porta a porta e un rinnovato senso civico. Incentivare l’utilità e la funzionalità dell’Isola Ecologica ancora da molti ignorata. Il comune deve utilizzare tutti i canali formativi e informativi a sua disposizione per sensibilizzare i cittadini di oggi e di domani (programmi di sensibilizzazione nelle scuole di ogni ordine e grado). È importante però non tralasciare la questione emersa nei giorni scorsi, quella della costruzione della cementeria sulla strada provinciale Andria-Trani verso cui non abbiamo dubbi sulla contrarietà al progetto. L’amministrazione e il sindaco dovrebbero porsi sempre e comunque a difesa e a tutela della salute dei cittadini. Per cui auspichiamo che il sindaco tenga in considerazione la mobilitazione spontanea guidata dal coordinamento Andria città sana.

L’Alternativa Giovane - Una riforma radicale e culturale dello stile di vita è possibile. Anzi indispensabile! Una città pulita non può essere solo una città senza traffico o senza rifiuti. Ma, secondo noi, una città pulita è bella, libera dal traffico, per quanto possibile, fruibile e armoniosa. Come realizzare tutto questo? Sicuramente sono da sostenersi: la raccolta differenziata porta a porta (con l’impiego di giovani disoccupati e formati per supportare alcune fasce sociali, per esempio gli anziani, in questa buona pratica); piani di riqualificazione urbana per contrastare l’inutile spreco di suolo; adeguamento del piano del traffico; incentivazione dell’istallazione di caldaie ecologiche; maggiore utilizzo e impulso ai prodotti a km 0; mezzi di trasporto gratuiti per categorie svantaggiate e agevolazioni per abitanti di zone periferiche e, principalmente e sempre formazione professionale e continua.

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venerdì 20 agosto 2010

Focus giovani del Domani Andriese– Sviluppo economico: la ricetta per Andria? Segui il nostro intervento


Nota del direttore – Continua lo spazio dedicato alle sezioni giovanili dei partiti andriesi (quelli che siamo riusciti a censire). Ogni giorno, per dieci giorni, verrà pubblicato un articolo su un tema di attualità su cui abbiamo raccolto i vari interventi, nella speranza di alimentare il dibattito cittadino su tematiche di interesse generale. Oggi proseguiamo con il tema dello sviluppo economico per la città.

Andria Cinque Stelle - Agricoltura, turismo, investimenti per energia pulita, ambiente: queste sono le nostre ricette. Incentivi per l’acquisto e l’installazione di pannelli fotovoltaici, che saranno recuperati dal risparmio energetico, sia su edifici pubblici, sia su quelli privati; creazione di strutture ricettive e alberghiere all’interno della città, magari proprio nel centro storico, per intercettare quel flusso turistico che decide di visitare le bellezze del nostro territorio per poi soggiornare nelle città limitrofe; sinergie per la tutela ambientale a livello istituzionale, collaborando con associazioni che si occupano da tempo di tali questioni.

Coordinamento delle giovanili della Federazione della Sinistra (Pdci-Rc) - Crediamo che sia necessario sviluppare le potenzialità della nostra città. Puntare sul turismo creando non solo “momenti” di fruizione dei nostri beni ambientali, culturali, enogastronomici, ma anche e soprattutto investire nella promozione turistica e nella creazione delle infrastrutture e dei servizi essenziali allo sviluppo del turismo. Altra importante risorsa è l’ agricoltura e i nostri straordinari prodotti incentivando la produzione di qualità e, anche qui, la valorizzazione e la promozione delle nostre produzioni d’eccellenza.

Giovani Andria 3 – Edilizia: rendere effettive le politiche di riqualificazione delle aree urbane soggette a spopolamento o degrado urbano (non necessariamente quartieri periferici), che per essere attuata non può che necessitare del sapiente intervento delle maestranze locali. Agricoltura: spingere ancora di più nella direzione della valorizzazione dei marchi della filiera enogastronomia locale. Artigianato: incentivare, anche sollecitando attività di micro-credito, la manutenzione degli immobili della nostra città. Turismo: intraprendere un percorso organico che preveda attività di formazione degli uffici preposti, di creazione e promozione degli itinerari storico-paesaggistici ed enogastronomici.

Giovane Italia – Riteniamo che sia imprescindibile collegare lo sviluppo economico del nostro territorio alla valorizzazione dei prodotti tipici enogastronomici, con l’eventuale riconoscimento di un marchio di qualità riconosciuto a livello nazionale ed internazionale. In tal senso auspichiamo un sostegno delle istituzioni affinchè favoriscano l’istituzione di consorzi, possibilmente di giovani imprenditori agricoli.

Giovani Democratici - Il settore agro-alimentare è uno dei settori più importanti per la nostra città e crediamo che lo sviluppo economico debba partire da lì anche perché gli effetti negativi e positivi che lo riguardano hanno ripercussioni anche sul commercio e sull’edilizia. Poiché le aziende locali sono piccole e non in grado di incidere sul mercato Nazionale,l’amministrazione deve cercare di incentivare politiche economiche rivolte allo sviluppo del settore: incentivare l’organizzazione e la partecipazione di fiere promosse a livello nazionale ed internazionale;favorire l’accorpamento – aggregazione cooperativistica e consortile tra le varie imprese operanti sul territorio.

Giovani Idv – Quale miglior ricetta delle nostre stesse ricette culinarie per incrementare lo sviluppo economico di Andria? Questi gli immancabili ingredienti: turismo, cucina tipica ed enogastronomia. Il tutto condito da aiuti per la nostra agricoltura,da una buona organizzazione e da diffuse manifestazioni,anche a livello nazionale. La nostra cucina regionale è una delle migliori in Italia e puntare sulla diffusione e conoscenza dei nostri prodotti a livello nazionale porterebbe sicuramente ad un aumento del turismo gastronomico a cui associare la rivalutazione del nostro Castel del Monte, patrimonio mondiale dell’Unesco.

Giovani Sinistra Ecologia e Libertà – La nostra ricetta parte dalla considerazione di fatto che le attività economiche prevalenti nel territorio sono l’agricoltura e un settore turistico, in realtà mai decollato. Bisogna puntare sul turismo come volano di sviluppo del territorio, in quanto capace di creare un indotto culturale ed economico. Questo potrà accadere solo a condizione che le istituzioni intervengano a sostegno del settore, valorizzando le risorse artistiche, culturali ed enogastronomiche del territorio di Andria. Per quanto concerne l’agricoltura, sarebbe auspicabile che fossero abbattuti i particolarismi dei produttori locali, e che tutti assieme fossero capaci di creare “sistema”.

L’Alternativa Giovane - Premettendo che la ricetta perfetta non esiste, il nostro ingrediente fondamentale per lo sviluppo economico è, innanzitutto, la salvaguardia e la tutela delle “vocazioni” e delle caratteristiche peculiari del nostro territorio, sia riguardo i settori dell’economia (l’agro-alimentare su tutti, guardando ad una diversificazione delle colture), sia riguardo il metodo di “fare impresa”. Sostenere le numerose aziende a conduzione familiare, ma al tempo stesso promuovere una cultura della cooperazione e della consorzialità, al fine di mettere in comune e valorizzare non solo le risorse economiche, ma anche le idee, le professionalità, le competenze.

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giovedì 19 agosto 2010

Focus giovani del Domani Andriese – Riflessioni sulla crisi economica. Segui il nostro intervento


Nota del direttore – Proseguiamo oggi lo spazio dedicato alle sezioni giovanili dei partiti andriesi (quelli che siamo riusciti a censire). Ogni giorno, per dieci giorni, verrà pubblicato un articolo su un tema di attualità su cui abbiamo raccolto i vari interventi, nella speranza di alimentare il dibattito cittadino su tematiche di interesse generale. Oggi proseguiamo con alcune riflessioni sulla crisi economica.

Andria Cinque Stelle - I fattori di sviluppo del nostro sistema paese ci parlavano da tempo di una economia in crisi, era solo questione di tempo. Inutile dunque lamentarsi: dobbiamo rimboccarci le maniche senza cercare il comodo scudo della propaganda. La classe politica e industriale nazionale si dimostra sempre meno capace di rispondere a questo problema. Non abbiamo, però, la bacchetta magica. Bisogna essere umili. L’unica cosa che in tutta onestà ci sentiamo di proporre è un diverso modello di sviluppo, ecosostenibile, decrescita felice, fatto con i soldi veri e non con le proiezioni, le speculazioni e il deficit controllato. Soprattutto noi giovani non possiamo aspettare che siano gli altri a provvedere per noi. I nati negli anni ‘80 saranno parte della prima generazione a versare in peggiori condizioni rispetto ai propri genitori. E allora ripartiamo: in Puglia ci sono delle opportunità discrete, che consentono a chi ha idee, ma pochi soldi, di mettersi alla prova e creare importanti realtà economiche. Serve responsabilità e forza di volontà. La sfida, per noi, è lanciata.

Coordinamento delle giovanili della Federazione della Sinistra (Pdci-Rc) - La crisi che stiamo attraversando è una crisi senza precedenti; è infatti, non una crisi “ciclica” ma di sistema. Un sistema che l’ ha generata e che, grazie ad un governo colluso ai poteri forti, la sta facendo pagare ai ceti più deboli, cioè a coloro che non hanno nessuna responsabilità per le speculazioni delle banche e della grande finanza. Il governo ha dapprima negato l’ esistenza stessa della crisi, poi di fronte alle migliaia di posti di lavoro persi e ai lavoratori in cassa integrazione, ha affermato che se ne sta uscendo. Noi crediamo che il peggio debba ancora arrivare, ed è in vista di ciò, che stiamo preparando, come giovanili, le nostre campagne sul lavoro e sui saperi per l’ autunno. A fare le spese delle scelte scellerate di questo governo, infatti, sono innanzitutto le giovani generazioni a cui stanno letteralmente rubando il futuro: la precarietà trasformatasi da condizione contrattuale, economica, a condizione esistenziale per milioni di giovani, la scuola e l’ università pubblica perennemente sotto attacco, tolgono ogni possibilità a chi non ha la fortuna di provenire da famiglie abbienti, di crearsi un futuro dignitoso.

Giovani Andria 3 – Siamo uno dei paesi più industrializzati al mondo. Stiamo perdendo terreno nell’ambito della ricerca in molti settori da cui dipende il nostro futuro e non abbiamo sviluppato modelli economici alternativi al quello attuale, come quello legato alla decrescita (vedi il M.D.F., movimento per la decrescita felice). Consumare meno non può che farci bene. Il problema è che se non vengono forniti ai cittadini nuovi modelli di consumo la crisi sarà perenne e non ne distingueremo più l’uscita dall’entrata! L’ipotesi di un nuovo medioevo, con uno o due principi a roma, una decina di feudatari a bari e un centinaio di vassalli a controllare il resto del popolo è più vicina che mai.

Giovane Italia – L’Italia, paese di risparmiatori oculati, si è dimostrata fermamente pronta alla congiuntura economico-finanziaria ormai volta al termine. Il sistema bancario italiano, in momenti di recessione e stagnazione, si è rivelato più solido rispetto ad altri Stati occidentali: queste le sentenze positive emanate da organi istituzionali dell’UE. Con riferimento alla manovra correttiva 2010 riteniamo doveroso sottolineare il richiamo alla massima responsabilità finanziaria degli enti locali che molto spesso sforano i limiti imposti dai conti pubblici.

Giovani Democratici - Gli effetti della pesante crisi mondiale sono assai visibili anche nel nostro territorio. La contrazione della domanda e le difficoltà connesse all’accesso al credito hanno messo in difficoltà numerose aziende di media e piccola dimensione, con riflessi durissimi sul piano dell’occupazione. Anche se il governo Berlusconi è rimasto e rimane indifferente dinnanzi a tale entità, il PD propone di estendere gli ammortizzatori sociali attraverso un fondo ed un sussidio unico di disoccupazione a favore dei lavoratori e lavoratrici precari che hanno perduto il lavoro; di sostenere i redditi attraverso la dote fiscale e l’aumento degli assegni familiari; aiutando le imprese.

Giovani Idv – L’attuale governo Berlusconi non sta facendo davvero nulla per superare questa crisi, tranne che effettuare tagli dove invece non si dovrebbero fare, come ad esempio per la cultura, la ricerca, fondazioni, associazioni, privilegiando come sempre le categorie privilegiate e non i cittadini poveri. Per questo noi giovani dell’Idv riteniamo fondamentali alcuni punti, tra cui: diminuire il carico fiscale alle imprese; eliminare l’anticipo di imposte e prevedere il versamento dell’Iva ad avvenuto pagamento della fattura; liberalizzare i servizi pubblici locali, rilanciare la produttività nelle imprese con premi salariali legati ai risultati, con incentivi alla rottamazione e prevedere la detassazione degli investimenti finalizzati alla ricerca, accelerare i pagamenti della P.A. e i rimborsi di imposta.

Giovani Sinistra Ecologia e Libertà – L’attuale crisi globale e le politiche che si stanno mettendo in campo per affrontarla, ripongono al centro del dibattito un insieme di interrogativi economici e politici, dopo un lungo periodo in cui sembrava prevalere un consenso duraturo. Oggi più che mai le politiche neoliberiste mostrano il loro lato più oscuro e fallimentare negli Stati Uniti come in Europa. Per combattere questa situazione non più sostenibile è necessario rivedere il modello di sviluppo economico e il sistema dei consumi, riconsiderandoli alla luce dei diritti umani. Solo la cecità ideologica o specifici interessi possono nascondere il fatto che, sotto l’idea ingannevole di “innovazione finanziaria”, si è generato un meccanismo che ha portato il sistema all’anarchia, con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti noi.

L’Alternativa Giovane - Le riflessioni riguardo la crisi economica sarebbero molteplici, tra queste crediamo meriti più che un accenno il rapporto poco equilibrato, se non viziato in taluni casi, che lega finanza e produzione reale. Negli ultimi anni abbiamo assistito a un sempre più marcato privilegiare la componente finanza, spesso definita “creativa”, sinonimo di profitti facili, di scorciatoia per accrescere il valore dei patrimoni, di fantasiosi derivati da spartire: un mix costruito da banche, agenzie di rating e manager super-premiati (col contributo di regole poco chiare) destinato, prima (estate 2008) o poi (?), a “far impazzire” i mercati.

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mercoledì 18 agosto 2010

Focus giovani – Qual è il problema princiale di Andria? Segui il nostro intervento


Nota del direttore – Continua lo spazio dedicato alle sezioni giovanili dei partiti andriesi (quelli che siamo riusciti a censire). Ogni giorno, per dieci giorni, verrà pubblicato un articolo su un tema di attualità su cui abbiamo raccolto i vari interventi, nella speranza di alimentare il dibattito cittadino su tematiche di interesse generale. Oggi proseguiamo con il tema dei problemi della città.

Andria Cinque Stelle - Mancanza di un progetto politico e di buonsenso nell’azione di gestione ed amministrazione dei servizi pubblici e nella capacità di comprendere quali sono le sfide principali che ci attendono al varco. Ad esempio, il caso dei rifiuti: le nostre recenti denunce ci fanno riflettere sull’assenza assoluta di buonsenso. Durante la campagna elettorale avevamo proposto una cosa semplice: raccolta differenziata obbligatoria “porta a porta”, rivolta sia alle famiglie che alle imprese, con tariffa puntuale (“più ricicli, meno paghi”).

Coordinamento delle giovanili della Federazione della Sinistra (Pdci-Rc) - Criminalità, disoccupazione, disagio sociale. Crediamo però che quella che rappresenta una vera emergenza sia proprio la criminalità organizzata (Andria è seconda solo a Napoli nel Mezzogiorno per il traffico di droga internazionale) e la decadenza morale e civile. Parallelamente, infatti, ad uno sviluppo delle attività culturali, alcune delle quali di alto profilo,con elevata partecipazione della cittadinanza, assistiamo ad atti di vandalismo gratuito e di pura inciviltà.

Giovani Andria 3 – Andria è attualmente uno snodo extraregionale del traffico di sostanze stupefacenti. Questa realtà sviluppa una miriade di fenomeni di criminalità e illegalità più o meno interconnessi, che si alimentano insinuandosi tra i tessuti sani della comunità, attraverso i ben noti processi di corruzione, concussione, estorsione. Preoccupa il fatto che dinanzi a un fenomeno di questa portata, fatichi a maturare una cultura della legalità condivisa, perdurando invece la contrapposizione manichea tra criminali e forze dell’ordine. Come più volte ricordato da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino è proprio la cultura della legalità la principale arma da opporre a questi fenomeni.

Giovane Italia – I cittadini andriesi avvertono come problemi principali la sicurezza, l’ordine pubblico e l’arredo urbano. In tale direzione è stato siglato il “Patto per Andria Sicura” attraverso il quale si mira al potenziamento del corpo di Polizia Municipale e del sistema di videosorveglianza, in particolar modo riportando in funzione le 12 telecamere già presenti da alcuni anni per la viabilità. Fondamentale sarà la presenza di presidi stabili di Polizia locale nel quartiere San Valentino e nel centro storico.

Giovani Democratici - La criminalità: si sviluppa laddove la società rimane indifferente a tali comportamenti illeciti. Vogliamo che la nostra città sia più protetta e difesa. Può essere sconfitta attraverso un potenziamento organico delle forze dell’ordine, vigilanza privata, per prevenire e contrastare i numerosi episodi di delinquenza e non solo. Realizzare sistemi di videosorveglianza in rete tra le forze dell’ordine, istituire centrali mobili di controllo, soprattutto educare le giovani generazioni verso comportamenti etici e giusti attraverso l’ausilio della famiglia e delle scuole.

Giovani Idv – Uno dei principali problemi della nostra cittadina siano il bullismo incontrollato e i frequenti atti vandalici, talmente comuni e all’ordine del giorno che ormai vengono considerati “normali”,da cui molto spesso deriva la diffusa omertà della nostra gente su droga, ricatti e quanto altro. Se ne potrebbe elencare una lista lunghissima di questioni da risolvere nel nostra realtà cittadina e ci auspichiamo che vengano presi dall’attuale amministrazione comunale almeno quei provvedimenti enunciati durante la campagna elettorale.

Giovani Sinistra Ecologia e Libertà – Disinteresse per la “cosa pubblica” e poi occupazione e microcriminalità. Umberto Galimberti ha definito nel suo libro “L’ospite inquietante” la noia che investe il giovane che non trova senso nella propria vita e vede la soluzione attraverso la ricerca di motivazioni interne ed esterne che conducano il soggetto a calarsi nella realtà in cui vive e ad esserne protagonista consapevole. Compito delle istituzioni deve essere quello di supportare questo processo di ricerca e di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono lo sviluppo della personalità.

L’Alternativa Giovane - Per Gherardo Colombo “La giustizia non può funzionare se il rapporto tra i cittadini e le regole è malato, sofferto, segnato dall’incompatibilità, se essi non comprendono il perché delle regole”. I cittadini vanno ascoltati e formati, promovendo la cultura dell’attenzione, dell’educazione civica e della comprensione dei significati di Bene Comune e Legalità. Per stabilire il contatto con la realtà, motivare alla partecipazione attiva e diretta e innescare un processo virtuoso che porti ogni cittadino a riappropriarsi di Andria, suggeriamo un assessorato alla Cittadinanza Attiva.

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martedì 17 agosto 2010

Focus giovani – Quali politiche giovanili per Andria? Segui il nostro intervento


Nota del direttore – Continua lo spazio dedicato alle sezioni giovanili dei partiti andriesi (quelli che siamo riusciti a censire). Ogni giorno, per dieci giorni, verrà pubblicato un articolo su un tema di attualità su cui abbiamo raccolto i vari interventi, nella speranza di alimentare il dibattito cittadino su tematiche di interesse generale. Oggi proseguiamo con il tema delle politiche giovanili.

Andria Cinque Stelle – 1% del mutuo per l’acquisto sulla prima casa per le giovani coppie (sotto i 36 anni), a carico del Comune. Possibilità di progresso, esperienza delle cooperative per l’autocostruzione, giovane imprenditoria nel settore energetico ecosostenibile, corretto smaltimento dei rifiuti, un modello di economia locale, attento alle peculiarità del nostro territorio dal punto di vista agricolo e turistico e corretto nei confronti dei consumatori. Nessun finanziamento a pioggia, ripartire dal merito, da chi ha idee che camminano da sole, ma che hanno bisogno di un piccolo incentivo.

Coordinamento delle giovanili della Federazione della Sinistra (Pdci-Rc) - Spazi di aggregazione che consentano ai giovani di impiegare il proprio tempo libero in attività che diano loro la possibilità di esprimere le proprie potenzialità, come ad esempio, centri sportivi, laboratori culturali, come anche spazi di educazione alla legalità. È noto infatti che Andria è diventata negli ultimi anni un importante centro per il traffico di droga internazionale e altre attività criminali; il disagio sociale, la disoccupazione, la mancanza di prospettive, formano un enorme bacino da cui attingere manovalanza delinquenziale.

Giovani Andria 3 – Più di un terzo della popolazione andriese è costituita da studenti. Indirizzando lo sguardo verso il quartiere sviluppatosi intorno a via Paganini e dintorni, non può sfuggirci la presenza di un polo studentesco vissuto quotidianamente da migliaia di ragazzi. Sarebbe opportuno a nostro avviso prevedere in quest’area la realizzazione di un’infrastruttura in grado di accogliere gli studenti, permettendo loro di sviluppare attraverso attività extrascolastiche culturali, sportive e ricreative processi di cittadinanza attiva sin dalla più giovane età.

Giovane Italia – I giovani andriesi, come non mai, necessitano di interventi sociali ed economici mirati: è prioritario garantire alle fasce giovanili un sostegno economico attraverso la concessione di microcrediti a tassi agevolati per costituire attività d’impresa anche in aree periferiche e non commercialmente sviluppate. Oltretutto sosteniamo la realizzazione di una card che dia la possibilità ai ragazzi di usufruire di sconti per l’utilizzo di servizi pubblici ed eventuali esercizi convenzionati (cinema, palestre, musei).

Giovani Democratici - Inserire i giovani nel tessuto sociale della città, oltre alla promozione di eventi che possano lanciare i talenti presenti sul territorio, come concerti, mostre di opere letterarie e artistiche, bisognerebbe creare spazi aggregativi per ragazzi nei quali potersi confrontare, privi di colore politico. Possono essere creati cercando di agevolare le varie associazioni presenti sul territorio ad avere una loro sede, che possa diventare punto di incontro per chiunque. Continuare l’iniziativa dei tirocini formativi, non solo negli enti pubblici, ma soprattutto nelle aziende private.

Giovani Idv – Costituzione di un forum comunale che raccolga al suo interno tutte le realtà associazionistiche e le giovanili di partito, superando la dicotomia destra-sinistra e favorendo la creazione di un progetto di sviluppo organico per le politiche giovanili. Stabilire proprio ai giovani del forum un punto dell’odg di ogni consiglio comunale; in tal modo si potrebbe auspicare a responsabilizzare e rendere partecipi anche i giovani alla politica cittadina sia attivamente che passivamente, permettendo loro di evidenziare proprio le problematiche delle fasce sociali meno tutelate.

Giovani Sinistra Ecologia e Libertà – La città di Andria manca di spazi aggregativi giovanili dove si possa trascorrere il tempo all’insegna dello scambio, del confronto e della socializzazione. Nel caso specifico dell’Officina San Domenico, progetto promosso dalla Regione Puglia che ha visto nascere su tutto il territorio regionale i Laboratori Urbani di creatività, auspichiamo che la struttura venga consegnata al più presto alla città poiché rappresenta un’opportunità di crescita, di scambio culturale. Infine, gestione di tale struttura in linea con le politiche giovanili regionali, laiche e rappresentative di una società multietnica.

L’Alternativa Giovane - I giovani sono, prima di tutto, capitale sociale, pertanto per portar frutto occorre che si investa su di loro. Tra le iniziative preferiamo promuovere la messa a disposizione di Spazi Gratuiti per consentire ai giovani di esprimere le loro professionalità artistiche, letterarie, musicali, artigianali; percorsi culturali e corsi di formazione e di educazione alla cittadinanza e alla legalità, essendo fermamente convinti della loro imprescindibilità e della necessità di uno scambio dinamico e positivo tra individuo e ambiente; donazione di una copia della Costituzione Italiana ad ogni neosedicenne; book crossing; Work Camping internazionali da realizzarsi nel periodo estivo per recupero di edifici pubblici dismessi o con altre finalità sociali.

© Il Domani Andriese - 2009Nota del direttore – Continua lo spazio dedicato alle sezioni giovanili dei partiti andriesi (quelli che siamo riusciti a censire). Ogni giorno, per dieci giorni, verrà pubblicato un articolo su un tema di attualità su cui abbiamo raccolto i vari interventi, nella speranza di alimentare il dibattito cittadino su tematiche di interesse generale. Oggi proseguiamo con il tema delle politiche giovanili.

Andria Cinque Stelle – 1% del mutuo per l’acquisto sulla prima casa per le giovani coppie (sotto i 36 anni), a carico del Comune. Possibilità di progresso, esperienza delle cooperative per l’autocostruzione, giovane imprenditoria nel settore energetico ecosostenibile, corretto smaltimento dei rifiuti, un modello di economia locale, attento alle peculiarità del nostro territorio dal punto di vista agricolo e turistico e corretto nei confronti dei consumatori. Nessun finanziamento a pioggia, ripartire dal merito, da chi ha idee che camminano da sole, ma che hanno bisogno di un piccolo incentivo.

Coordinamento delle giovanili della Federazione della Sinistra (Pdci-Rc) - Spazi di aggregazione che consentano ai giovani di impiegare il proprio tempo libero in attività che diano loro la possibilità di esprimere le proprie potenzialità, come ad esempio, centri sportivi, laboratori culturali, come anche spazi di educazione alla legalità. È noto infatti che Andria è diventata negli ultimi anni un importante centro per il traffico di droga internazionale e altre attività criminali; il disagio sociale, la disoccupazione, la mancanza di prospettive, formano un enorme bacino da cui attingere manovalanza delinquenziale.

Giovani Andria 3 – Più di un terzo della popolazione andriese è costituita da studenti. Indirizzando lo sguardo verso il quartiere sviluppatosi intorno a via Paganini e dintorni, non può sfuggirci la presenza di un polo studentesco vissuto quotidianamente da migliaia di ragazzi. Sarebbe opportuno a nostro avviso prevedere in quest’area la realizzazione di un’infrastruttura in grado di accogliere gli studenti, permettendo loro di sviluppare attraverso attività extrascolastiche culturali, sportive e ricreative processi di cittadinanza attiva sin dalla più giovane età.

Giovane Italia – I giovani andriesi, come non mai, necessitano di interventi sociali ed economici mirati: è prioritario garantire alle fasce giovanili un sostegno economico attraverso la concessione di microcrediti a tassi agevolati per costituire attività d’impresa anche in aree periferiche e non commercialmente sviluppate. Oltretutto sosteniamo la realizzazione di una card che dia la possibilità ai ragazzi di usufruire di sconti per l’utilizzo di servizi pubblici ed eventuali esercizi convenzionati (cinema, palestre, musei).

Giovani Democratici - Inserire i giovani nel tessuto sociale della città, oltre alla promozione di eventi che possano lanciare i talenti presenti sul territorio, come concerti, mostre di opere letterarie e artistiche, bisognerebbe creare spazi aggregativi per ragazzi nei quali potersi confrontare, privi di colore politico. Possono essere creati cercando di agevolare le varie associazioni presenti sul territorio ad avere una loro sede, che possa diventare punto di incontro per chiunque. Continuare l’iniziativa dei tirocini formativi, non solo negli enti pubblici, ma soprattutto nelle aziende private.

Giovani Idv – Costituzione di un forum comunale che raccolga al suo interno tutte le realtà associazionistiche e le giovanili di partito, superando la dicotomia destra-sinistra e favorendo la creazione di un progetto di sviluppo organico per le politiche giovanili. Stabilire proprio ai giovani del forum un punto dell’odg di ogni consiglio comunale; in tal modo si potrebbe auspicare a responsabilizzare e rendere partecipi anche i giovani alla politica cittadina sia attivamente che passivamente, permettendo loro di evidenziare proprio le problematiche delle fasce sociali meno tutelate.

Giovani Sinistra Ecologia e Libertà – La città di Andria manca di spazi aggregativi giovanili dove si possa trascorrere il tempo all’insegna dello scambio, del confronto e della socializzazione. Nel caso specifico dell’Officina San Domenico, progetto promosso dalla Regione Puglia che ha visto nascere su tutto il territorio regionale i Laboratori Urbani di creatività, auspichiamo che la struttura venga consegnata al più presto alla città poiché rappresenta un’opportunità di crescita, di scambio culturale. Infine, gestione di tale struttura in linea con le politiche giovanili regionali, laiche e rappresentative di una società multietnica.

L’Alternativa Giovane - I giovani sono, prima di tutto, capitale sociale, pertanto per portar frutto occorre che si investa su di loro. Tra le iniziative preferiamo promuovere la messa a disposizione di Spazi Gratuiti per consentire ai giovani di esprimere le loro professionalità artistiche, letterarie, musicali, artigianali; percorsi culturali e corsi di formazione e di educazione alla cittadinanza e alla legalità, essendo fermamente convinti della loro imprescindibilità e della necessità di uno scambio dinamico e positivo tra individuo e ambiente; donazione di una copia della Costituzione Italiana ad ogni neosedicenne; book crossing; Work Camping internazionali da realizzarsi nel periodo estivo per recupero di edifici pubblici dismessi o con altre finalità sociali.

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lunedì 16 agosto 2010

Focus giovani – Problema occupazione: come risolverlo? Segui il nostro intervento


I gruppi giovanili dei partiti andriesi a confronto su uno dei tanti temi di attualità nell’approfondimento del nostro giornale.

Nota del direttore – Inauguriamo da oggi uno spazio dedicato alle sezioni giovanili dei partiti andriesi (quelli che siamo riusciti a censire). Ogni giorno, per dieci giorni, verrà pubblicato un articolo su un tema di attualità su cui abbiamo raccolto i vari interventi, nella speranza di alimentare il dibattito cittadino su tematiche di interesse generale. Oggi cominciamo con il tema del lavoro.

Andria Cinque Stelle - L’agricoltura deve cominciare a seguire il rispetto dei canoni imposti dall’Unione Europea, a seguire i principi delle biodiversità. L’esperienza delle cooperative agricole debba essere migliorata, destinando terreni pubblici inutilizzati alla coltivazione biologica, incentivando la nascita di consorzi per i prodotti tipici. Promozione del nostro territorio, ripartendo dal locale. Contributo sociale per i lavoratori a tempo indeterminato, residenti ad Andria da almeno due anni, che in caso di perdita del lavoro saranno supportati in cambio di una prestazione di lavoro sociale.

Coordinamento delle giovanili della Federazione della Sinistra (Pdci-Rc) - Istituzione da parte del Comune dei “cantieri di lavoro”: assegnazione ai disoccupati di lavori di manutenzione dei beni comunali. È necessario puntare su settori che rappresentano per Andria un’opportunità come turismo e l’agricoltura, creando sviluppo economico e occupazione.

Giovani Andria 3 – Ad Andria la metà degli iscritti alle liste di collocamento svolge comunque attività che rientrano ne cosiddetto “sommerso”. I controlli non risolvono il problema, e i datori di lavoro che lucrano sui dipendenti spesso se la cavano con poco. Si tratterebbe di incentivare la crescita di nuove professioni. Sviluppare i campi legati all’artigianato, al turismo, alle nuove tecnologie.

Giovane Italia – Nell’ultimo decennio è andato disperso l’uso di tenere costantemente corsi di formazione alla professione. Parliamo dei corsi di primo livello che darebbero l’opportunità di recuperare arti e mestieri manifatturieri che i giovani locali non considerano come dovuto.

Giovani Democratici - Creazione di impresa. Sono necessarie forme di aiuto alla nascita di nuove attività imprenditoriali. Si può promuovere la nascita di cooperative, che è la forma di impresa con maggiori agevolazioni fiscali, in vari settori come servizi sociali, turismo, vivibilità del territorio . Potranno occuparsi di promuovere il turismo ad Andria creando percorsi culturali e culinari. Agevolare l’apertura di bed & breakfast nel centro storico, bar.

Giovani Idv – Ricorso agli ammortizzatori sociali e interventi tra cui: prevedere il ricorso generalizzato ai contratti di solidarietà; raddoppiare la cassa integrazione ordinaria da 52 a 104 settimane; disporre ammortizzatori sociali a favore di tutti coloro che ne sono privi a partire dai precari; abbattere il costo del lavoro per favorire le assunzioni a tempo indeterminato; stabilire un salario minimo d’ingresso per i giovani pari ad almeno mille euro al mese.

Giovani Sinistra Ecologia e Libertà – Gli investimenti devono essere indirizzati alla riconversione industriale, all’aggiornamento delle tecnologie impiegate nei processi produttivi e nella valorizzazione delle ricchezze presenti sul territorio: cultura e ambiente. D’altra parte è necessario rivedere il modello del mercato del lavoro sottoposto ad una sistematica destrutturazione basata su una visione del lavoro come merce di scambio e non più come elemento fondante della persona umana e della società come previsto dall’art.1 della Costituzione italiana.

L’Alternativa Giovane - Negli ultimi anni è aumentata la presenza in città di fasce sociali deboli e a rischio. Superare la fase assistenzialistica può divenire un’opportunità anche occupazionale se si predispone e favorisce la creazione di nuove figure lavorative che liberino dai bisogni questi soggetti, aiutandoli nella realizzazione di una loro autonomia reale. Agenzie che informino e orientino i giovani nella scelta dell’indirizzo della scuola secondaria e della facoltà universitaria, con coeve e adeguate diversificazioni nell’offerta formativa, possono evitare investimenti umani ed economici in settori ormai saturi.

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martedì 10 agosto 2010

Storia di una generazione “a perdere”


Ad un anno dal giorno della mia laurea alcune considerazioni:

Il conto in rosso, nessuna prospettiva concreta per il futuro e la fatica di mantenere certi impegni presi con me stessa. È difficile cercare di farcela da soli, senza chiedere più soldi ai genitori.

Solo pochi anni fa, senza una laurea uno straccio di lavoro, precario, mal pagato, lo trovai e ne trovai anche altri quando ne avevo bisogno, oggi ho una laurea in tasca ma è tutto buio e vivo alla giornata perché se oggi penso a domani, mi viene un attacco di panico!

Come pagherò l’assicurazione dell’automobile, la revisione, la bolletta del gas (per ora sono riuscita a restituire ai miei solo 50 euro il 10%!), le tasse per la magistrale, i libri, le scarpe (che siccome sono cinesi ogni anno vanno ricomprate), e mi richiameranno per le ripetizioni?

Allora… dell’automobile non posso fare a meno perché dove vivo non passano i mezzi pubblici, vivessi ancora in città non dovrei preoccuparmi non userei l’automobile e addio preoccupazioni questo è certo, le scarpe mi servono per camminare, ma forse ricorrendo al calzolaio anche con quelle dello scorso inverno un’altra stagione ce la faccio, le bollette… mi devo riscaldare e lavare perciò pure quelle non posso evitarle, e speriamo che la scuola continui a mietere vittime così lavoro anche a settembre. Menomale che non pago l’affitto! E dovrei pure pensare all’amore? E chi me lo da il tempo di socializzare e poi socializzare costa!

Tutto il resto è superfluo se ne può fare a meno. Ho trent’anni e non mi posso permettere la palestra, la connessione internet, la pizza con gli amici, il telefono carico, i cd, i libri, le vacanze, l’estetista e il parrucchiere, il pane e il latte freschi ogni mattina, (se dovessero contare su di me parrucchieri e panettieri morirebbero di fame!). Eppure mia madre se le poteva permettere queste cose, e si poteva permettere anche me.

Lo sapete perché faccio questa vita? Perché ho deciso di vivere da sola, di uscire di casa anche senza un lavoro, contando sull’aiuto dei miei, e non pretendendo nemmeno un euro di più di quanto mi darebbero se vivessi con loro, ma non ce la farò, non riuscirò ad affrontare senza chiedere aiuto un altro inverno, non riuscirò a tenere fede alle promesse che mi sono fatta un anno fa, ho finito le risorse, e l’entusiasmo. Forse dovrò tornare a vivere con i miei.

Ah i miei genitori! vorrei che fossero fieri di me, vorrei che fossero liberi da un mutuo, perché io sono il loro mutuo mensile, a tasso variabile!

Poi mi vengono a dire che i giovani sono nichilisti, che non hanno prospettive, che vivono alla giornata, certo che viviamo alla giornata se no sarebbero aumentati i suicidi!

Abbiamo trent’anni e ancora dormiamo nella stanzetta di quando eravamo piccoli o, al limite in case autonome, ma pagate sempre dai genitori i quali non si liberano di noi nemmeno a sessant’anni! Non facciamo figli, non compriamo automobili, non compriamo case, non apriamo conti in banca, non paghiamo le tasse, siamo più improduttivi dei vecchi (che almeno loro hanno lavorato una vita)!

Io mi chiedo ma la colpa non sarà di chi sta in alto? Insomma una generazione di mammoni disoccupati e nessuno prende provvedimenti, nessuno vigila sulle aziende che offrono lavoro finto, nessuno propone niente. La meritocrazia… si riempiono la bocca di questa parola e poi non indicono concorsi, non sbloccano i turn over, sopprimono gli enti di ricerca. L’unica carriera possibile è quella militare e col rischio di finire sul fronte di guerra o mandati a manganellare la gente per strada, oppure il Grande Fratello, ti vendi l’anima ma almeno dopo mangi!

Si può andare lontano con questo sistema? Una società che non investe nei suoi giovani che futuro si aspetta di avere? Lascio a voi la risposta.

Regina Conti

http://www.sinistraeliberta.eu/articoli/storia-di-una-generazione-“a-perdere”