lunedì 11 aprile 2011

Comunicato Stampa - Elettrosmog

Nelle scorse settimane, il “Comitato spontaneo contro l’installazione selvaggia delle antenne di telefonia mobile” esprimeva, giustamente, la propria preoccupazione e la propria contrarietà all’installazione di un’antenna di telefonia, su un traliccio già esistente.

Subito arriva la risposta dell’Amministrazione: “i valori di intensità di campo elettrico a radiofrequenza misurati, nei punti più significativi per la valutazione dell'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza generati dall'impianto S.R.B di via Cornelia, non superano i valori previsti per legge”.

E quindi? Non dovremmo preoccuparci?

Ci dispiace, ma queste dichiarazioni non ci rassicurano, perché il fatto che i limiti non superano i valori previsti dalla legge, non significa che tali valori non abbiano alcuna ricaduta sulla salute umana, perché sono calcolati tenendo in considerazione il “momento” della misurazione e non la prolungata esposizione a tali campi elettromagnetici.

Inoltre, siamo preoccupati perché svariati sono gli effetti causati dalla continua esposizione ai suddetti campi. Soprattutto nei bambini. Diversi studi, hanno dimostrato che l’esposizione ai campi elettromagnetici comporta la distruzione fin dalla giovane età di cellule neuronali, che annulla una "riserva cerebrale" che nella vecchiaia potrebbe compensare la morte di neuroni causata da Alzheimer o da altre malattie degenerative. Se il cervello ha un eccesso di neuroni utilizzati poco o nulla, questi possono tornare utili per sostituire quelli morti a causa di malattia della tarda età.

Per non parlare degli effetti che riguardano la salute in generale, cancro, leucemie, ecc…

Perché diciamo tutto questo?

Non certo per fare allarmismo, ma perché è necessario che la cittadinanza prenda coscienza di ciò che la circonda e inizi a pretendere, dalle Istituzioni, la tutela della propria salute.

Non basta quindi annunciare che “L'Amministrazione e in particolare del Settore Ambiente fa sapere che proseguiranno tutte le azioni di controllo volte alla tutela della salute pubblica e della qualità della vita, intensificando, in collaborazione con l'Arpa Puglia, le campagne di monitoraggio sulle fonti d’inquinamento ambientale”, ma è necessario prendere delle iniziative serie volte alla prevenzione e alla tutela della salute.

Noi (con un odg che presenteremo a giorni) chiediamo che l’Amministrazione

s’impegni ad esigere, dalle autorità competenti, uno studio epidemiologico su tutta la Città sugli effetti derivanti dalle esposizioni ai campi elettromagnetici

ponga in essere tutte le procedure necessarie per una pianificazione comunale dei suddetti impianti, così come previsto dall’art. 6 della LEGGE REGIONALE “8 Marzo 2002, N. 5 e dal Regolamento regionale n.14 del 20 Settembre 2006

imponga il rispetto dell’art. 7 della LEGGE REGIONALE “8 Marzo 2002, N. 5 che così dispone: “i soggetti gestori provvedono a pubblicare sull’Albo pretorio dei Comuni interessati, sul Bollettino ufficiale della Regione Puglia e su almeno due quotidiani a carattere regionale avviso dell’inoltro alla Regione e agli enti locali del Piano annuale di installazione” per l’attività di collaudo e controllo sugli impianti costituisca “un forum, con funzione consultiva tra l’Assessorato LL.PP. ed Ambiente, 1’Assessorato all’Urbanistica ed Edilizia Privata, l’Assessorato Sanità, i Dirigenti Comunali, l’Ufficio Igiene e Prevenzione presso la ASL, l’ LSPESL, i Concessionari del servizio pubblico di telefonia radiomobile o di impianti per servizi similari e le Associazioni Ambientaliste, ove possano essere compensate le diverse esigenze dei concessionari e dei comitati dei cittadini, in ordine alla determinazione dei siti più idonei per la localizzazione degli impianti delle stazioni radio base”così come previsto dall’ art. 7 lettera c) del Regolamento comunale “per l’installazione la modifica e l’adeguamento delle stazioni radio base per la telefonia cellulare e servizi similari". Antenne emittenti radiotelevisive”;

nella concessione delle autorizzazioni rispetti l’Art. 4, del suddetto Regolamento comunale, che vieta “l’installazione degli impianti di telefonia mobile e le antenne emittenti radiotelevisive in prossimità di ospedali, scuole, asili nido, case di cura e di riposo, all’interno di parchi gioco e nelle aree destinate ad attività sportive e comunque a distanza non inferiore a m. 100 calcolata tra il perimetro esterno di dette strutture e la base del manufatto che supporta l’antenna”.

Scusateci se chiediamo troppo, ma la tutela della salute non necessita di promesse, ma di azione concrete ed efficaci.

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