venerdì 20 maggio 2011

Centrale a biomasse sull'Andria - Trani: SEL "dov'è finita la diligenza mostrata dall'attuale maggioranza"

"A distanza di un anno, lo spettro della costruzione di un inceneritore, che aleggia nella nostra provincia, torna a far parlare di sé"

20/05/2011



Foto: © andrialive.it

I coordinatori cittadini di Sinistra Ecologia Libertà - Michele Lorusso e Valentina Lomuscio sollevano alcune preoccupazioni in merito all'autorizzazione, rilasciata qualche giorno fa dalla provincia di Barletta - Andria - Trani, di una centrale a biomasse da 37 Mw sulla strada provinciale Andria - Trani:

"A volte ritornano. E non è un film: si tratta del ritorno di coloro che vogliono sacrificare la nostra terra e la nostra salute, pur di ottenere guadagni.

Circa un anno fa, ci giungeva notizia della costruzione di un cementificio (inceneritore) sulla strada provinciale Andria - Trani, da parte del gruppo Matarrese, autorizzata dal Comune di Trani, a ridosso della nostra Città. Allarmati dagli effetti negativi, che di certo sono superiori a quelli positivi Sinistra Ecologia e Libertà ha presentato (30 Giugno 2010) una richiesta di convocazione di consiglio comunale monotematico sulla cementeria, che si è tenuto il 31 Gennaio 2011".

"Questo lasso di tempo - commenta SEL - ci è servito per approfondire lo studio del progetto del cementificio e soprattutto per informare la cittadinanza su quello che stava accadendo nel nostro territorio, attraverso raccolta firme, incontri, ecc... "

Il 31 gennaio, il consiglio comunale, all’unanimità (e quindi anche con il voto della maggioranza) approvava un‘odg nel cui testo si legge “Il consiglio comunale esprime forte dissenso sull’ipotesi di insediamenti, anche da parte di Comuni contermini, che potrebbero determinare un nuovo carico di agenti inquinanti su questo territorio” e, inoltre, impegnava il Sindaco ad “una opportuna interlocuzione con il Sindaco della Città di Trani”.

Quell’odg rappresentò una vittoria per l’intera comunità (andriese e tranese) che vide tramontare l’idea della costruzione di un cementificio (inceneritore).

"Adesso possiamo stare tranquilli, avevamo pensato. Invece no.

A distanza di un anno, lo spettro della costruzione di un inceneritore, che aleggia nella nostra provincia, torna a far parlare di sé.

SEL mostra preoccupazioni sull'autorizzazione rilasciata dalla provincia Bat, relativa alla costruzione di una centrale a biomasse da 37 Mw sulla strada provinciale Andria - Trani, "quasi a voler dare un colpo di grazia ad una zona che già di per sé risulta essere vessata a causa della presenza di una discarica, di un inceneritore di ossa animali, ecc…"

A fronte dell’impegno assunto dal Sindaco e dall’intero consiglio comunale, SEL contesta la mancata presa di posizione, fin'ora, da parte dell’attuale maggioranza andriese e soprattutto "nessuna presa di posizione vi è stata da parte consiglieri comunali presenti nel consiglio e nella giunta provinciale.

Anche se si tratta di un impianto a biomasse, che di certo non brucerà biomasse ma rifiuti, gli effetti sul territorio e sulla salute sono più o meno gli stessi causati dal cementificio. Dov’è andata a finire quella diligenza che l’attuale maggioranza aveva mostrato in quel consiglio comunale del 31 gennaio? Quale azione intende intraprendere il nostro Sindaco e Vice Presidente della Provincia?

Speriamo di avere delucidazioni rassicuranti in merito. Non staremo di certo con le mani in mano ad aspettare e insieme ai comitati, associazioni e quanti hanno a cuore la salute propria e del territorio tutto, utilizzeremo un’arma a nostra disposizione, chiamata "informazione", per rendere la cittadinanza consapevole che un ulteriore tentativo di martirio del nostro territorio sta per essere perpetrato".



www.andrialive.it

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