domenica 17 luglio 2011

Sulla manovra finanziaria


Dalla lettura del comunicato stampa diffuso il giorno 13 luglio 2011 dall’Anci, si evince come l’associazione dei Comuni italiani si schieri in aperto dissenso con quanto previsto dal Decreto legge 6 luglio 2011, n. 98 recante “Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria”.

Secondo quanto riportato, le misure economico-finanziarie della manovra 2012/2014 non coniugano il rigore con l’esigenza di sostenere sviluppo e produttività; “non riducono, semmai accentuano, le difficoltà di fare fronte ai costi sociali prodotti dalla crisi dell’economia e del mondo del lavoro”.

I tagli previsti nella manovra, colpiscono duramente i bilanci comunali “in maniera sproporzionata rispetto al peso dei Comuni sul deficit della PA”. I tagli colpiranno duramente settori come sviluppo, investimenti e spesa sociale, incidendo su un settore già vessato e sottodimensionato rispetto alle esigenze reali.

“Le disposizioni” si legge ”risultano inique” e “caricano sulle spalle dei Comuni e degli altri enti territoriali l’obiettivo di riduzione della spesa pubblica. Questo secondo l’Anci inoltre è in aperto contrasto con i capisaldi che stanno alla base di un assetto istituzionale in senso federale mortificando il ruolo delle autonomie territoriali, determinando il peggioramento dei servizi offerti e accentuando le diseguaglianze sociali.

Insomma un documento che di certo non proviene da un’organizzazione di “stampo bolscevico”, e che invece descrive il Paese reale.

Dinanzi a tutto questo, l’Amministrazione di Andria non ha battuto ciglio: non una critica, non un’operazione di dissenso. Si è provveduto invece ad aumentare la pressione fiscale sui cittadini andriesi (vedi caso TARSU).

Tra le proprie fila sostenitrici l’Amministrazione può vantare l’ Onorevole Fucci che ha contribuito col proprio voto a varare una manovra disastrosa. Inoltre è notizia diffusa nei giorni scorsi che è saltato il provvedimento che equiparava le indennità parlamentari a quelle dei Paesi UE, annullata tra la notte del 12 e il 13 mattino grazie ad emendamenti targati PDL.

Sarebbe gesto gentile e giusto nei confronti di una intera comunità che lei rappresenta, caro Onorevole Fucci, che devolva parte cospicua della sua indennità da parlamentare alle casse comunali in progetti mirati magari nel campo del disagio sociale.

Ne guadagnerebbe di immagine e darebbe inizio ad una fase di risarcimento sociale che i cittadini vessati attendono da tempo.



I coordinatori


Valentina Lomuscio

Michele Lorusso

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