Il sistema dell’istruzione, di
ogni ordine e grado, è stato letteralmente destrutturato, l’individualismo è
stato l’orientamento fondante del sistema culturale di questi anni. Si è
cercato di cedere quello che era il posto dell’essenza al mero apparire, e alla
fatica e dedizione spesso si è sostituita la necessità di “scavalcare
sgomitando”.
Al leitmotiv del “si salvi chi
può” (perché in questo Paese si salva veramente chi può) è necessario si inauguri
una nuova stagione per il nostro Paese, dove la parola “competizione” venga
sostituita dalla parola “cooperazione”.
Per tutto questo, siamo a fianco
degli studenti nella giornata di mobilitazione mondiale. Il 17 novembre rappresenta
un nuovo punto di partenza, in continuità con tutti i movimenti che dal 14
dicembre 2010 sono scesi in piazza, per la messa in discussione di un modello
di produzione e di gestione, quello neoliberista, che tutto ha mercificato e
per riportare al centro dell’agenda politica di questo Paese la creazione di
sistemi che abbiano al centro le persone piuttosto che il mercato.
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