giovedì 29 settembre 2011

Nuovo invito al confronto pubblico di Zaccaro al Sindaco Giorgino


Sono passati ormai due mesi dalla pubblicazione della nota-appello dell'Avv. Vincenzo Zaccaro, ex Sindaco della Città di Andria, diretta all'attuale Sindaco della nostra Città Avv. Nicola Giogino in cui si portava al centro della discussione le "eredità" delle passate amministrazioni, le cui critiche hanno fondato la base della politica adottata dall'attuale maggioranza, dalla sua entrata in carica fino ai giorni nostri. 
Per far luce sulle questioni, e per concedere a tutti i cittadini strumenti di valutazioni scevri da ogni tipo di manipolazione, nel testo della nota già citata (di cui riportiamo integralmente il testo) il Sindaco Giorgino veniva invitato dall'Avv. Zaccaro ad un confronto pubblico che  avrebbe consentito finalmente a tutti di acquisire un’effettiva conoscenza su quello che è accaduto in questi anni, prima e dopo la elezione dell'attuale maggioranza.
L'invito, passato sotto silenzio, è oggi riportato alla luce dalla videolettera diffusa in queste ore proprio dall'esponente di Sel, cui ci si attende risposta pubblica dall'attuale primo cittadino.


Videolettera n.1 




Andria, lì 01.08.2011

RISPOSTA APERTA AL SINDACO DI ANDRIA

Signor Sindaco,
dal momento che è cessato il mio incarico istituzionale nel febbraio del 2010, ho mantenuto il massimo riserbo possibile sulle vicende che caratterizzavano la “nostra amata Andria”, ma l’insulsa lettera che Lei ha inviato anche al mio indirizzo, naturalmente a spese degli “amati Andriesi”, mi costringe a risponderLe, perché veramente la misura è colma.-
Mi permetto invitarLa, cortesemente, a smetterla di dire menzogne sull’eredità del passato, con numeri debitori molto elastici e difformi, a seconda della circostanza e del pubblico che vuole impressionare con le Sue invenzioni, che sono soltanto il disperato tentativo di crearsi un àlibi rispetto alle tante promesse che ha fatto in campagna elettorale e che non riuscirà a mantenere.-
Vada a vedere i debiti fuori bilancio rinvenienti dal lontano passato (stiamo parlando degli anni ’80 del secolo scorso), che ha pagato l’Amministrazione che ho avuto l’onore di presiedere.-
L’abbiamo fatto in silenzio e con responsabilità, senza proclami o vittimismi.-
Lei ha la fortuna, invece, di gestire un bilancio pienamente risanato.-
L’unica vera eredità che Lei ha ricevuto dal passato sono le opere o le progettualità, che Le hanno permesso di salvare la faccia in questi circa 18 mesi di sindacatura, andando ad inaugurare cantieri senza avere alcun effettivo merito.-
In relazione alla Tassa sui Rifiuti, mi sembra allucinante che Lei contesti alle passate amministrazioni di non averla aumentata, facendo passare per errore quello che è certamente un merito da ascrivere al passato.-
Anche perché ogni adeguamento era legato alla trasformazione da tassa a tariffa.-
Questo immagino Lei sappia, ma continua a mentire, dando percentuali di evasione assolutamente non veritiere, misconoscendo il lavoro fatto negli anni passati dall’Ufficio Tributi, che ha avuto riconoscimenti e che Lei ha smantellato.-
E non pensi affatto di impressionare i vecchi amministratori con la minaccia dell’“invio delle carte alla Corte dei Conti”, dove i bilanci ci vanno per legge, come Lei sa e fa finta di non sapere.-
Noi nel lavoro della Magistratura ci crediamo veramente, e non la consideriamo una clava persecutoria.-
La nostra scelta di non aumentare la tassa, negli anni passati, è stata tutta politica, pienamente sposata dall’intero Consiglio Comunale, perché noi siamo stati, sin da piccoli, abituati a frequentare le persone in difficoltà e quindi ci facciamo sempre carico del disagio altrui.-
Comunque, immaginando la Sua volontà di dibattere le questioni di responsabilità politica nelle opportune sedi, tralasciando “sfide” dinanzi agli organi giudiziari, mi permetto chiederLe, per il bene della Città che si fonda anche sulla corretta conoscenza, di invitarLa ad un confronto pubblico con il sottoscritto, che consenta finalmente a tutti di acquisire un’effettiva conoscenza su quello che è accaduto in questi anni, prima e dopo la Sua elezione a Sindaco.-
Ciò eviterebbe di continuare a disorientare i cittadini.-
Tale richiesta la formulo non certo per tutelare la mia persona, ma quella di tante brave persone che, nelle passate Amministrazioni, hanno svolto la loro opera al servizio della comunità.-
Era una richiesta che Le avevo fatto già in campagna elettorale e che Lei rifiutò.-
Ora, però, che Lei è saldamente a capo di questa Città, penso non possa nutrire timori di sorta.-
La sede ed il moderatore, o i moderatori, li può scegliere Lei.-
E per favore, non faccia rispondere a questa mia missiva da qualche Suo “stretto” collaboratore.-
Mi creda, oltre a dimostrare codardìa, farebbe una pessima figura.-
Aspetto con ansia un Suo riscontro.-
Distinti saluti.-

Vincenzo ZACCARO – già Sindaco di Andria

venerdì 23 settembre 2011

Aumento dell'Iva: vigilare contro la speculazione

I primi effetti della manovra economica cominciano a farsi sentire.
Tra le varie misure, che di certo non servono a far crescere il nostro paese, vi è l’aumento dell’iva, dal 20% si passa al 21%. Aumento che è stato imposto su tutti i beni, tranne che su quelli di prima necessità.
Ebbene, da qualche giorno, i commercianti hanno cominciato le operazioni di adeguamento dei prezzi che, all’occhio di qualche attento consumatore, non corrisponde all’aumento dell’1% dell’iva.
Molti commercianti, all’insaputa del consumatore, hanno aumentato i prezzi dei beni, andando ben oltre la percentuale di aumento prevista dalla manovra. Ciò è stato già dimostrato dai primi studi, condotti dall’ Osservatorio Nazionale Federconsumatori, dai quali si evince che il prezzo di alcuni beni è aumentato del 4% - 5%.
La nostra Città, non sembra essere estranea a questi episodi “truffaldini”. Da qualche giorno, ci sono giunte segnalazioni, da parte dei nostri concittadini, di aumenti sproporzionati dei prezzi. Addirittura qualche commerciante esponeva i vecchi prezzi e alla cassa ti calcolava l’aumento previsto dalla manovra, che andava ben oltre l’1%.
A parte questi gravi episodi, altri commercianti caricano il prezzo dell’aumento senza neanche rilasciare lo scontrino. Come dire, oltre al danno anche la beffa.
Non si può andare avanti così. È necessario che comincino tutti a pagare le tasse e per raggiungere questo obiettivo, uno degli strumenti è la “lotta all’evasione”. Per questo chiediamo a tutti gli andriesi di compiere due semplici gesti:
- verificare se il rincaro è pari all’1% previsto dalla legge. Se così non fosse, bisogna denunciare il commerciante alle autorità competenti;
- pretendere lo scontrino affinché le tasse, compreso il rincaro dell’1%, non vadano nelle tasche degli evasori, ma in quelle dello Stato. Anche in questo caso, chi si rifiuta di farlo deve essere denunciato alla Guardia di Finanza.
È giunto il momento di dire basta all’evasione e per curare questo cancro della nostra società, bastano questi piccoli gesti, compiuti da tutti quotidianamente.
Inoltre, accanto all’impegno di “denuncia” dei cittadini, chiediamo all’Amministrazione di porre in essere delle azioni volte a ridurre al minimo questo fenomeno.


f.to I coordinatori di Sinistra Ecologia Libertà - Andria
Michele Lorusso - Valentina Lomuscio

giovedì 22 settembre 2011

Diamoci un taglio! Alle spese militari

Parte la campagna di SEL per tagliare le spese militari. Persino Cameron in Gran Bretagna di fronte all’attuale crisi economica e dei conti dello Stato ha deciso tagli sostanziosi alla spesa militare per 4-5 mld di euro. In Italia invece niente: le ultime due manovre, insopportabili dal punto di vista dei tagli alla spesa sociale e ai servizi ai cittadini e profondamente ingiuste per la scelta di far pagare la crisi sempre agli stessi noti, cioè le fasce sociali medio basse e i lavoratori dipendenti, non hanno certamente intaccato le spese militari.
Eppure l’Italia spende più di 25 mld di euro l’anno per la spesa militare, pari a circa l’1,4 del prodotto interno lordo e assolutamente ingiustificabili nell’attuale situazione internazionale. Ma il punto oggi non è solo questo. E’ profondamente immorale continuare per esempio ad acquistare con i soldi pubblici aerei come gli F35 o le costosissime unità navali FREMM e
contemporaneamente tagliare servizi essenziali per i cittadini e mettere i tickets per la sanità.
Così come, oltre che sbagliato politicamente, è quanto mai oneroso per il bilancio dello Stato italiano continuare a spendere soldi per missioni militari che durano da anni, periodicamente rinnovate dal Parlamento in automatico, senza che se ne conoscano ormai gli esiti e le finalità – l’Afghanistan in primo luogo – o che nascono in modo improvvisato, con la pratica dei “volenterosi”, come è successo con la Libia.
Tutte buone ragioni per mettere al centro del dibattito politico e del confronto pubblico a tutti i livelli e in tutte le sedi un capitolo così importante per riaprire decisiva partita, importante per indirizzare le scelte verso tagli che fanno bene evitando quelli che fanno male.


Loredana De Petris, Elettra Deiana, Paolo Cento


http://www.sinistraecologialiberta.it/vetrina/diamoci-un-taglio-alle-spese-militari/




QUI E' POSSIBILE FIRMARE


http://www.sinistraecologialiberta.it/petizione/

martedì 20 settembre 2011

Sel in bici: "Critica alla crisi e ai modelli di consumo imperanti"

Uno dei pilastri fondamentali di SEL, è quello della promozione della mobilità sostenibile che deve rappresentare il modello di sviluppo delle nostre Città nei prossimi anni.
Ormai l’aria è diventata irrespirabile ed è diventata una delle fonti di malattie cancerogene per eccellenza, a causa dell’utilizzo eccessivo delle auto, anche per piccoli spostamenti. Continuare così, non si può e soprattutto non ci conviene. Ecco perché siamo convinti che le Amministrazioni locali, debbano investire nella promozione dell’utilizzo della bici, che deve diventare un mezzo di trasporto giornaliero e non un mezzo per la passeggiata domenicale. Ne guadagneremmo tutti in termini economici e soprattutto salutistici.
La bici come mezzo di trasporto di massa è alla base dell’evento “Puglia in Bici- 2011 – Sali in SEL - Per un movimento sostenibile”, organizzato dal Circolo “Giancarlo Siani” di Pulsano (TA). L’idea è semplice: promuovere il movimento sostenibile attraverso un’ iniziativa simbolica di uno o più ciclisti che nel giro di alcuni giorni, mediante uno spostamento a tappe, hanno coperto tutte le province pugliesi per dimostrare la possibilità di potersi muovere sul nostro territorio non solo con i mezzi motorizzati ma anche con sistemi alternativi.
L’iniziativa è stata anche uno strumento di partito per unire in un percorso “ideologico” i differenti Circoli in Puglia attraverso una partenza ed un arrivo simbolico da essi, ed un transito nei paesi interessati, tessendo legami tra tutti coloro che hanno aderito alla grande famiglia di Sinistra Ecologia e Libertà in Puglia.
Il circolo di SEL Andria, ha aderito alla suddetta iniziativa e Sabato scorso, presso il piazzale antistante la scuola Aldo Moro, ha accolto con entusiasmo la carovana. Durante la sosta, si è discusso delle diverse azioni da mettere in campo per promuovere l’utilizzo della bici come mezzo di trasporto e di critica alla “crisi” e ai modelli di consumo imperanti.
Questa iniziativa rappresenta un piccolo passo, di un lungo percorso, per disegnare la Città che vorremmo.
Nei giorni scorsi inoltre SEL Andria è stata impegnata a raccogliere le firme per il referendum per dire “no al porcellum”. Grande è stata la partecipazione della cittadinanza che non si è tirata indietro alla chiamata della Democrazia.
Prossimo appuntamento per il circolo cittadino sarà la manifestazione nazionale di SEL prevista per il 1 Ottobre a Roma in piazza Navona: “Ora tocca a noi – Tutti in piazza con l’Italia che vuole cambiare”. Una manifestazione finalizzata a fare il punto della situazione relativamente alla fase storica drammatica che l’Italia tutta sta attraversando, a sancire un passaggio storico di grande rilievo, a evitare che la crisi venga ulteriormente negata dai politici al potere, ad aiutare il popolo italiano a credere nella possibilità di un cambiamento radicale in cui non si cerchi di far quadrare i conti mettendo in ginocchio il paese bensì dandogli nuova linfa vitale.
A tal proposito, il circolo di Andria sta organizzando un pullman con partenza da Andria. Chiunque fosse interessato può dare la propria adesione chiamando al seguente cell: 3200381719 (Michele)
Il costo è di 15 euro a persona.
Vi aspettiamo


f.to I coordinatori di Sinistra Ecologia Libertà - Andria
Michele Lorusso - Valentina Lomuscio

domenica 18 settembre 2011

Piano per il Lavoro. Al via la terza edizione di Diritti a scuola: 30milioni per la scuola pugliese


Immagine associata al documento: Primo giorno di scuola in Puglia con la terza edizione del Progetto Diritti a Scuola, il programma che qualifica il sistema scolastico e previene la dispersione favorendo il successo formativo.
A disposizione del sistema scolastico 30milioni di euro che potrebbero anche aumentare a seconda delle necessità degli istituti, favorendo l'occupazione per oltre 2.000 lavoratori tra docenti e personale Ata (amministrativi, tecnici e ausiliari).

A permetterlo l'Accordo firmato il 31 agosto di quest'anno dal presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e dal ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Mariastella Gelmini.
Grazie all'intesa la Regione Puglia si appresta a pubblicare un bando finanziabile con le risorse del Fondo Sociale Europeo al quale potranno accedere le scuole statali del 1° e del 2° ciclo di istruzione elaborando progetti finalizzati a potenziare i processi di apprendimento ed a sviluppare le competenze degli allievi. Il bando, previsto dal Piano straordinario per il Lavoro in Puglia, sarà pronto entro la fine del mese ed ha un importo di 30milioni di euro.

Sale così a 13 il numero di interventi del Piano per il lavoro e ad oltre 156,5milioni le risorse pubbliche già impegnate su un totale di interventi pari a 340miloni di euro.

Secondo l'Accordo sottoscritto con il Miur, le scuole dovranno presentare progetti per classi o gruppi di alunni di scuola primaria, di scuola secondaria di 1°grado e del primo biennio della scuola secondaria di 2° grado. I progetti riguarderanno l'ambito linguistico e scientifico per la scuola primaria e le discipline di italiano e matematica per la scuola secondaria di 1° e 2° grado.

Un accordo fondamentale dunque per l'aumento dei livelli di apprendimento e la lotta alla dispersione scolastica, che è tuttavia altrettanto importante per l'impatto sull'occupazione. L'accordo prevede infatti che per le realizzazione delle attività previste dai progetti sia impiegato esclusivamente personale precario (docente e Ata) inserito nelle graduatorie ad esaurimento che abbia avuto un incarico di supplenza (annuale o fino al termine delle attività didattiche) in uno o in tutti e tre gli anni scolastici appena trascorsi (2008-2009, 2009-2010, 2010-2011) o che abbia ricevuto negli stessi anni, attraverso le graduatorie di istituto, una supplenza di almeno 180 giorni. Questo personale tuttavia non deve essere destinatario nell'anno scolastico iniziato oggi di alcun contratto.

Così tornano nel mercato del lavoro maestri, professori, segretari, tecnici e collaboratori che pur avendo lavorato nei tre anni scorsi, quest'anno resterebbero disoccupati. Si tratta di oltre 2000 persone, per i quali il progetto rappresenta un'indispensabile boccata d'ossigeno
http://www.sistema.puglia.it/portal/page/portal/SistemaPuglia/DettaglioNews?id_news=2246&id=19331

venerdì 16 settembre 2011

Comunicato - Sel Andria sostiene la lotta per l’affermazione dei diritti civili







Il circolo Sel di Andria ha ospitato presso la sua sede la riunione del “Comitato Promotore Arcigay Bat”, in attesa di approvazione dal Consiglio Direttivo nazionale per la costruzione del primo circolo della nostra provincia.
Come Sel abbiamo ritenuto indispensabile e del tutto naturale offrire supporto logistico all’”impresa” ma anche sostegno  e approvazione del progetto: alto è il fine il Comitato nascente si pone, ovvero la lotta per l’affermazione dei diritti civili.
D ‘ora in avanti per il nostro territorio si apre una nuova possibilità di riscatto. Auguriamo con tutto il nostro cuore al Comitato Promotore di veder realizzarsi in tempo breve il sogno di quanti credono nell’iniziativa e riaffermiamo la nostra disponibilità a 360° a sostenere la loro avventura.


I coordinatori
Valentina Lomuscio  -  Michele Lorusso

martedì 13 settembre 2011

Settimana di inaugurazioni e anteprime per i Luc della zona: Andria quando?




Settimana significativa quella che si è aperta all’insegna delle inaugurazioni degli spazi per i giovani: quelle dei Luc di Barletta e Terlizzi.
La prima che si terrà oggi, Gos – Giovani Open Space  è Il Laboratorio Urbano  del Comune di Barletta con  gestione della Coop. Soc. Prometeo Onlus: esso sarà un centro polivalente e "multicolore"  (come descritto) realizzato nell'ambito del Programma "Bollenti Spiriti" della Regione Puglia. Un’Ex distilleria, un imponente esempio di architettura industriale pugliese dei primi del Novecento ridonata alla città e in particolare ai giovani; l’ambizione è quella di diventare punto di riferimento all’interno dell’area della sesta provincia rispetto agli spazi creativi dove i giovani possono incontrarsi  e sperimentare nuove forme di arte e musica.
A Terlizzi invece domenica 18 vi sarà l'apertura straordinaria con una anteprima degli spazi ristrutturati dell'ex macello comunale,  dati in gestione al consorzio MAT, che a breve diventeranno  laboratorio urbano di arte, cinema, musica, teatro, intercultura.
Tutte queste iniziative sono state proposte e realizzate nell’ambito del Programma Bollenti Spiriti della Regione Puglia.  I numeri dei Laboratori Urbani: 165 Comuni coinvolti su tutto il territorio regionale, 132 fabbricati interessati da interventi, un investimento complessivo di oltre 50 milioni di Euro, 40 dei quali a carico della Regione Puglia. Si tratta della più importante operazione di infrastrutturazione materiale a servizio della creatività e del protagonismo giovanile mai varata da una regione italiana.
Forse non tutti sanno che anche Andria si è candidata a realizzare il proprio Laboratorio Urbano che ha il nome di Officina San Domenico e di cui ormai non si sente più parlare. Oggi quindi, a distanza ormai di circa due anni dall’avvio dei lavori, ci chiediamo a che punto sia la realizzazione del progetto  di Andria e quali sono i tempi di consegna.
L’Officina rappresenterebbe una opportunità di riscatto innanzitutto per il centro storico della nostra città che rivivrebbe di partecipazione giovanile ed inoltre si concretizzerebbe in una iniezione di fiducia che tanti giovani proverebbero nel sentirsi lo sguardo delle Istituzioni rivolto.

f.to  I coordinatori
Valentina Lomuscio - Michele Lorusso

FIRMO VOTO SCELGO - Raccolta firme Referendum "No al porcellum"

Nuova finestra


In un momento drammatico come questo, con il Governo italiano commissariato dall'Europa, il Paese ha più che mai bisogno di un Parlamento pienamente rappresentativo, capace di prendere decisioni impegnative ma condivise da tutti.
Affidando la nomina dei parlamentari a pochi capipartito, la legge elettorale che chiamiamo Porcellum li ha separati dai cittadini, facendoli apparire come una casta di privilegiati.
Vogliamo impedire che la "legge porcata" sporchi anche il prossimo Parlamento: lo dicono in troppi da 6 anni, ma il Porcellum è ancora lì.
Il Circolo cittadino di SEL, aderisce convintamente alla raccolta firme per la richiesta del referendum volto all’abolizione del Porcellum.

E' possibile firmare presso Corso Cavour (zona pedonale) nei giorni 14, 15, e 16  dalle ore 19.00  alle 21.00  e i giorni 17 e 18 dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 19.00 alle 21.00.






sabato 10 settembre 2011

Lonigro e il passaggio a La Puglia prima di tutto: Quali le motivazioni politiche?



In materia di Diritto costituzionale, l’art.67 della Costituzione italiana sancisce il c.d. “divieto di mandato imperativo”, per il quale il parlamentare ( vale l’estensione a qualunque tipo di categoria di rappresentanza derivata da elezioni, quindi consigliere comunale, provinciale e regionale) “…nello svolgimento della sua attività, può agire liberamente al di là delle promesse fatte per essere eletto;  non può essere revocato dai suoi elettori fino alla normale scadenza del mandato, né può essere chiamato a rispondere, civilmente o penalmente (salvo che commetta atti illeciti), per il modo in cui ha esercitato il proprio mandato”.
Avrà pensato bene di avvalersi di questa facoltà il Consigliere provinciale (eletto nelle liste PD)  e comunale (eletto nelle liste di Sel) Leonardo Lonigro quando, in data 2 settembre 2011 a mezzo stampa ha comunicato a noi tutti ed ai suoi elettori il passaggio, all’interno del Consiglio provinciale, nelle fila de La Puglia prima di tutto, movimento politico collocato, senza ombra di dubbio, nell’area di centrodestra.
Ora… Stupisce sempre (e non ci abitueremo mai) a cambi di casacca ancor più stupefacenti quando sono operati da uno schieramento all’altro.
Questa lettera aperta vuole rappresentare l’occasione per ricordare al consigliere Lonigro che,  sebbene possa schermare le sue decisioni di “adesione”  dietro una nobile norma e consuetudine che garantisce l’indipendenza degli eletti da poteri forti di tipo politico, economico e finanziario, essa stessa non esclude una “responsabilità politica” che immaginiamo i suoi sostenitori possano far valere in sede di nuove elezioni, quando verrà data loro la possibilità di esprimere giudizio sull’operato politico esercitato.
Mai avremmo pensato di dover fare i conti con il più squallido uso strumentale del proprio ruolo politico, ma, come dire,  al peggio non c’è mai limite.
Cogliamo l’occasione per avanzare un quesito cui chiediamo risposta pubblica: Quali sono state le motivazioni di tipo politico che hanno portato Lonigro ad aderire a livello provinciale al gruppo de La Puglia prima di tutto?
il consigliere Lonigro, cosa intende fare a livello comunale? Continuerà imperterrito a sedere accanto al nostro rappresentante in consiglio comunale oppure ha maturato la decisione di sbarcare in altri lidi?
Aspettiamo fiduciosi che il rebus venga risolto!

I coordinatori

Valentina Lomuscio
Michele Lorusso

venerdì 9 settembre 2011

“Perchè ha pagato il Comune?”


Mercato e ricorsi: Sel presenta un’interpellanza al sindaco sul pagamento del Comune all’avvocato.
L'aula del consiglio comunale di Andria
Dalla polemica sui giornali, al consiglio comunale. Approda direttamente all’assemblea cittadina la vicenda delle determine per il pagamento dell’avvocato che ha difeso il Comune di Andria nei due ricorsi per il trasferimento del mercato settimanale.
Sinistra Ecolologia e Libertà, infatti, ha presentato un’interpellanza al sindaco Nicola Giorgino per chiedere chiarimenti sulla vicenda che Ninni Inchingolo, unico consigliere del gruppo di opposizione, ricostruisce nel provvedimento.
Il Tribunale amministrativo regionale, nel marzo 2009 si pronunciò bocciando il ricorso dei residenti della zona 167 Nord-Terzo Comparto, contrari allo spostamento del mercato nel loro quartiere e costituitisi in un comitato presieduto dall’attuale consigliere comunale di maggioranza Francesco Lullo (Andria 2010).
Anche il Consiglio di Stato, a cui intanto il comitato aveva fatto ricorso, confermò la legittimità del provvedimento di spostamento dell’amministrazione comunale. In entrambi i casi la parte soccombente fu condannata al pagamento delle spese.
Spiega Ninni Inchingolo poi nella sua interpellanza: “Con determinazione dirigenziale di liquidazione n.2772 del 25 Luglio 2011 sono state liquidate e pagate a saldo le spese e le competenze legali, in favore dell’avv. Massimo Felice Ingravalle, maturate nella qualità di difensore dell’ente comunale, nel giudizio di appello dinanzi al Consiglio di Stato, promosso dal comitato ‘Quartiere libero’”.
Continua il consigliere di Sel: “Con determinazione dirigenziale di liquidazione n.2773 del 25 Luglio 2011 sono state liquidate e pagate a saldo le spese e le competenze legali, in favore dell’Avv. Massimo Felice Ingravalle, maturate nella qualità di difensore dell’ente comunale, nel giudizio dinanzi al Tar Puglia, promosso dal comitato ‘Quartiere libero‘”.
E quindi i quesiti indirizzati direttamente al sindaco del consigliere di Sinistra Ecologia e Libertà che chiede “quali sono state le motivazioni, che hanno portato codesta amministrazione comunale, a liquidare e pagare, in favore dell’avv. Massimo Felice Ingravalle, le spese e le competenze legali che dovevano essere pagate dalle parti soccombenti” e che vuol sapere anche “quali sono state le motivazioni, per cui a oggi, non sono state recuperate le somme dal comitato “Quartiere libero’”. Chiede infine “quando l’amministrazione comunale, intende procedere al recupero delle somme, nei confronti del comitato suddetto”.
La vicenda ha generato un acceso dibattito sulla stampa e, dopo che Inchingolo a sollevato il caso, si era registrata la replica del gruppo consiliare di Andria 2010, con il consigliere di Sel che aveva rilanciato, fino ai chiarimenti del consigliere Lullo e alla nuova presa di posizione di Andria 2010, dopo che era stata chiamato in causa anche il Movimento Consumatori.


domenica 4 settembre 2011

Sel Andria aderisce allo sciopero generale indetto per il 6 settembre 2011 dalla CGIL


La bozza di manovra diffusa ad agosto, e le proposte emendative di cui si ha notizia in questi giorni, assicureranno un futuro pieno di incertezza dal punto di vista di intervento sociale delle istituzioni che non saranno più capaci a garantire il minimo indispensabile dei servizi propri di uno Stato sociale che rischia la completa cancellazione.
Dal dibattito di questi giorni si apprende che verranno cancellate le,seppur minime, misure di soppressione dei costi della politica: parliamo dello stralcio della proposta che prevedeva la cancellazione delle provincie sotto il 300 mila abitanti e la riduzione del numero di deputati e senatori, misura rimandata a riforma costituzionale; il contributo di solidarietà, inizialmente previsto nella misura del 5% per i redditi sopra i 90 mila euro, scompare del tutto.
Grave, ancora, la misura che incide sul mercato del lavoro nel quale viene introdotta una maggiore flessibilità e si introduce anche la norma che stabilisce che i contratti aziendali che derogano a quelli nazionali, sono estesi “erga omnes” (ovvero varranno per tutti); viene quindi sdoganato l’accordo Fiat che ha sollevato, nei mesi passati, un duro dibattito e scontro tra la Fiom e la dirigenza dell’azienda.
Vengono ridotte le misure di vantaggio fiscale alle società cooperative: una stupida guerra alle cosiddette “cooperative rosse” rischia di coinvolgere l’intero settore di assistenza socio-sanitaria , spesso rappresentato da società che scelgono tale forma di organizzazione aziendale.
Una politica, quella del governo Berlusconi, tutta concentrata sui tagli per giunta indiscriminati che avranno effetti depressivi e di macelleria sociale.
Sel Andria sostiene convintamente l’opportunità di uno sciopero generale, cui siamo sicuri aderirà la stragrande maggioranza di lavoratori.


f.to I coordinatori di Sinistra Ecologia Libertà – Andria
Valentina Lomuscio - Michele Lorusso