Ancora
una volta la maggioranza di centrodestra ad Andria si muove in
controtendenza. In un periodo di austerity e di tagli alle poltrone,
detta maggioranza presenta una proposta di deliberazione di Consiglio
Comunale avente ad oggetto la modifica dello statuto della Società
Andria Multiservice s.p.a., interamente partecipata dal Comune di
Andria. L’unica vera novità è rappresentata dalla reintroduzione di un
Consiglio di Amministrazione, composto da tre componenti in luogo
dell’attuale Amministratore Unico. Volendo usare un eufemismo,
l’atteggiamento della maggioranza appare davvero schizofrenico, se si
considera che gli stessi promotori dell’attuale iniziativa, nel dicembre
2009, si schieravano tra i più accaniti e convinti sostenitori
dell’organo amministrativo della società composto da un unico soggetto.
Labili ed oltremodo poco credibili si rivelano le motivazioni offerte
nella stessa proposta finalizzate a giustificare detta inversione di
rotta. Appare poco credibile sia il paventato medesimo costo
dell’operazione rispetto a quello in essere sia che l’incremento di
attività previsto nel nuovo oggetto sociale richieda ulteriori
specifiche competenze rispetto a quelle in possesso dell’attuale
Amministratore Unico. Circa i costi, i promotori dell’iniziativa
vorrebbero farci credere che il compenso percepito dall’attuale
Amministratore Unico verrebbe diviso per tre. Se questo fosse l’intento,
non potremmo esimerci dal sollevare una serie di interrogativi:
soggetti con alte e specifiche competenze professionali, che dovrebbero
mettere a disposizione dell’Andria Multiservice a tempo pieno, davvero
accetterebbero di farlo con un compenso netto di circa 700 Euro mensili?
Con detta premessa si sta davvero pensando a soggetti di così alta
taratura cui affidare il futuro di oltre cento famiglie? Ancora, si
sbandiera, come sempre succede, la promessa di non far lievitare i costi
per poi disattendere il tutto quando le luce della ribalta si spengono?
Si è valutato che la revoca dell’incarico all’attuale amministratore in
carica senza giusta causa (visto anche i lusinghieri risultati fin qui
ottenuti dal medesimo e da tutti riconosciuti), condurrebbe ad un
inevitabile ed oneroso contenzioso, con costi in danno della
collettività? Circa le nuove attività che verrebbero inserite nel nuovo
oggetto sociale, non appaiono tali da esorbitare dalle competenze
professionali dell’Amministratore in carica né tantomeno così gravose da
richiedere forze nuove. Per giunta alcune attività, quali, ad esempio,
gli interventi urgenti di messa in sicurezza degli edifici, sono da
tempo puntualmente eseguiti dall’Andria Multiservice. Alla luce delle
considerazioni espresse, vorremmo che la maggioranza di centrodestra
fosse per una volta leale con la città, e che fosse altrettanto
convincente nel dissipare ogni dubbio che ci indurrebbe a considerare
tale operazione una mera distribuzione di poltrone.
f.to I coordinatori di Sinistra Ecologia Libertà – Andria
Michele Lorusso – Valentina Lomuscio
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