sabato 30 giugno 2012

Bilancio 2012: le osservazioni di Sel e Idv

Puntuale come ogni anno è arrivato il momento di approvare il bilancio comunale. Auspicavamo, per l’anno corrente, di poter prendere parte a una discussione aperta e sincera con la Città sulla redazione dell’importante documento, ma nulla.
Si parla tanto di partecipazione e di bilancio partecipativo. Ma cos’è il bilancio partecipato? “Esso consiste nell'assegnare una quota di bilancio dell'Ente locale alla gestione diretta dei cittadini, che vengono così messi in grado di interagire e dialogare con le scelte delle Amministrazioni per modificarle a proprio beneficio” Non ci pare sia stato fatto nulla in questa direzione.
L’Amministrazione ha solo presentato il bilancio alla Città, senza confrontarsi con la stessa e far passare questo come appunto “bilancio partecipato” ci pare una reale mistificazione della realtà.
L’occasione quindi è ghiotta per riaffermare che per l’Amministrazione alla guida della nostra Città la partecipazione appare più un’operazione di facciata che uno dei valori per il governo della stessa (le parole di qualche giorno fa del Presidente del Consiglio ne sono la chiara dimostrazione).
Partecipazione a parte, il bilancio di previsione più che essere elaborato in base a una linea politica, sembra essere stato elaborato da Edward mani di forbice (in continuità con lo stile del precedente e attuale governo nazionale): si è proceduto con tagli in tutti i settori indiscriminati, senza alcuna previsione e programmazione del futuro della nostra Città. 
Non è percepibile l’orizzonte che dovrebbe guidare lo sviluppo nei prossimi anni. 
Nessun investimento in mobilità “sostenibile” (piste ciclabili; percorsi per ipovedenti; altre postazioni di bike sharing; park & ride; ecc…); nessun investimento per un Teatro della Città( vessillo di tutta una campagna elettorale, degno di quel nome); nessun investimento nei giovani (reddito di formazione; tirocini formativi); la realizzazione della scuola materna nella zona 167 è stata ulteriormente rinviata; nessun investimento in energie rinnovabili; nessun investimento per la rimozione dell’amianto, nessuna soluzione al “problema” del randagismo. La lista di quello che si sarebbe potuto fare è lunga. 
Ma nulla.
Per quanto riguarda l’Imu ci si è limitati ad applicare le tariffe e le detrazioni previste dal Governo. Si sarebbero potute prevedere ulteriori detrazioni sulla prima casa o sulle seconde case affittate con contratti di locazione concordati, per evitare l’incremento degli affitti dovuti alla stessa imposta.
Sulla Tarsu il tempo ci ha dato ragione. L’anno scorso la maggioranza giustificava l’aumento della stessa con un obbligo di legge (inesistente) che imponeva la copertura del servizio al 100% con la Tarsu. Oggi siamo al 79% e lì ci fermiamo: come mai quindi non c’è stato quell’incremento previsto lo scorso anno necessario per raggiungere il (presunto) 100%? Ovvio, l’anno scorso vi è stata, diciamo così, una non corretta interpretazione della previsione legislativa: si trattava infatti non di un obbligo ma di una facoltà. 
Alle delibere allegate c’è anche il Piano di razionalizzazione delle dotazioni strumentali e dal capitolo “autovetture di servizio” si evince che cumulativamente i diversi settori hanno in dotazione ben 12 automezzi, ritenuti necessari per l’espletamento dei compiti istituzionali. Anche qui si sarebbe potuto “tagliare” e sostituire i diversi automezzi con un paio di vetture alimentate a gpl o metano, anche perché non pensiamo che davvero non sia comprimibile la suddetta dotazione.
Sarebbe stato un piccolissimo gesto che avrebbe dimostrato l’attenzione di quest’Amministrazione verso certi temi. 
Si sarebbe potuto prevedere un avanzamento nella gestione “non onerosa” delle comunicazioni tra i vari settori della gestione comunale: perché ancora ci si attarda a prendere in considerazione la possibilità di comunicazione tramite tecnologia VoIP così da abbattere i costi telefonici? Forse pretendiamo troppo.
Constata l’assenza di un indirizzo politico, lampante è una grossolana svista di colui che ha elaborato il bilancio. Infatti, per quel che riguarda i limiti di indebitamento, i revisori dei conti hanno rilevato che vi è stato il “superamento dei limiti di indebitamento degli anni 2013 e 2014, Pertanto si invita l’Amministrazione a voler adottare gli opportuni correttivi allo schema di bilancio triennale, stralciando le previsioni di entrata e di spesa relative agli ipotizzati mutui per l’anno 2012 e seguenti, onde consentire l’approvazione da parte del Consiglio Comunale.”
Così l’Amministrazione, è stata obbligato a presentare un emendamento al bilancio elaborato dalla stessa, per cassare tutti gli investimenti per gli anni 2012, 2013,2014, cioè la nostra Città non vedrà più opere pubbliche importanti per i prossimi tre anni.
Insomma, un mix di incompetenza politica e tecnica, e di scarsa lungimiranza, sta mettendo in ginocchio un’intera Città, con una maggioranza che cerca di minimizzare sempre il tutto. 
Uno dei motti di quest’Amministrazione era “uno non vale l’altro” e visti i risultati sembra proprio possibile affermare che avevano ragione.

f.to I coordinatori di Sinistra Ecologia Libertà - Andria
Michele Lorusso - Valentina Lomuscio

La coordinatrice dell’ Italia dei Valori- Andria
Cristina Capogna

giovedì 14 giugno 2012

Corso Cavour: cittadini sull'"orlo di una crisi di nervi"

Qualche giorno fa, siamo intervenuti sulla questione dei dehors. Ovviamente nessuna risposta ci è pervenuta dall’Amministrazione, ma quel nostro comunicato ha suscitato l’interesse di alcuni cittadini. Infatti, ci hanno contattati i residenti della zona interdetta al traffico di Corso Cavour, perché la situazione di quel tratto di strada, da quando è stato chiuso per i cedimenti stradali, è andata sempre più peggiorando.
Su Corso Cavour si è creata una situazione a dir poco paradossale, perché se quel tratto è chiuso per cedimenti stradali rappresentando un pericolo per tutti, come mai è percorribile e gli operatori commerciali continuano, come se niente fosse, a esercitare la propria attività? Chi ha autorizzato (se c’è una qualche autorizzazione) quei dehors e non la chiusura completa della strada? Se malauguratamente dovesse succedere qualcosa, chi si accollerebbe la responsabilità di eventuali danni? 
A tutto ciò va aggiunto la sicurezza che latita, invasione di totem, assenza di corsie per emergenze e dignità dei cittadini calpestata, perché non possono godersi la frescura delle ore notturne a causa della musica e dello schiamazzo.
Così abbiamo deciso di lanciare una petizione indirizzata al prefetto Dott. Carlo Sessa; al Sindaco Giorgino e al comandante della polizia municipale.
Con questa petizione si chiede il ripristino della legalità sulla zona interdetta di Corso Cavour e non vuol essere una battaglia contro gli operatori commerciali. Fare chiarezza una volta per tutte può giovare sia ai residenti che agli operatori che non dovranno continuare a operare nell’illegalità.
Questo il testo della petizione:

Ill.mo Dott. Carlo SESSA
Prefetto della VI Provincia
Barletta – Andria – Trani

Ill.mo Sig.re Sindaco
Avv. Nicola Giorgino
Piazza Umberto 1 Andria

Ill.mo Comandante della 
Polizia Municipale
Piazza Trieste e Trento Andria

Ill.mo Comandante dei Carabinieri
Viale A.Grandi, 36 Andria

I residenti di corso Cavour sono “sull’orlo di una crisi di nervi”. 
Si è inopinatamente trasformata una strada in una discoteca senza alcun rispetto per i residenti! 
Subiamo quotidianamente musica ad altissimo volume dal mattino fino alla mezzanotte e mezzo (con seguito di vocio ben oltre l’una e l’utilizzo dei nostri portoni e gallerie in orinatoi, immondezzai e siti per estimatori di sostanze illegali) nonostante regolamenti, infrazioni, disturbo alla quiete pubblica (art. 13 punto 3/E del regolamento comunale sui dehors) e ciò (ci dispiace dirlo) con la totale indifferenza (o ignavia) delle autorità competenti ad intervenire. Nessun rispetto per le nostre esistenze, veniamo calpestati da tanta arroganza senza che alcuna autorità intervenga a difenderci nonostante le nostre continue sollecitazioni di intervento presso le suddette autorità. 
Il ritmo martellante per almeno 4 giorni la settimana, specialmente dalle 20 in poi, stanno invadendo la nostra vita quotidiana. I rumori estenuanti si infilano nelle nostre abitazioni sia con le finestre chiuse (per tutto l’inverno) e sia nel periodo estivo quando il caldo costringe a tenere le finestre aperte nonostante il chiasso proveniente dalla strada.
Anche noi vogliamo che ad Andria vi siano luoghi di aggregazione, che i giovani trovino posti di lavoro oltre che luoghi di svago; però noi non ci sentiamo più liberi, anzi siamo prigionieri di questo inquinamento acustico per l’utilizzo di apparecchi e congegni da divertimento e intrattenimento installati sui dehors (vietato tra l’altro dall’art.8 punto 3 del regolamento per la disciplina dell’occupazione temporanea di suolo pubblico con dehors) piazzati sul vano dei bar e evidentemente rivolti sulla strada e non dentro il bar. 
Per non parlare poi della situazione paradossale in cui versa Corso Cavour.
Infatti come indicato dalla segnaletica stradale tutta la via è interessata dai cedimenti e dovrebbe essere chiusa al transito dei pedoni e dei veicoli. Se malauguratamente ci dovesse essere un cedimento chi si assumerebbe la responsabilità degli eventuali danni a cose o persone??
Corso Cavour versa in una situazione davvero insostenibile. 
Pertanto chiediamo alle autorità preposte di intervenire per ripristinare la “normalità” su Corso Cavour.

f.to I residenti di Corso Cavour 

I coordinatori di Sinistra Ecologia Libertà – Andria
Michele Lorusso - Valentina Lomuscio

lunedì 11 giugno 2012

Dimissioni Inchingolo: doveroso continuare a lavorare alla costruzione dell'alternativa di governo della nostra Città

Il legame esistente tra noi militanti di SEL, prima che politico è sempre stato caratterizzato da grande umanità e amicizia: mai avremmo voluto rinunciare alla presenza di Ninni e alla valida rappresentanza ineccepibile che è sempre stato capace a concretizzare.
Il fulmine a ciel sereno da cui (primo fra tutti Ninni) noi tutti siamo stati colpiti, ci ha richiamati duramente alla realtà e a quanto questa spesso metta alla prova le persone e i valori di cui ci si fa portatori. 
A chi sparge il seme del dubbio circa la volontà interna stessa del nostro circolo ad accogliere o invitare Ninni a dimettersi vorremmo dire che, oltre a rinunciare alla presenza di un grande amico e compagno, abbiamo ritenuto insieme, gruppo politico e consigliere comunale, doveroso dare un segno tangibile alla comunità di quanto in politica si possa essere differenti e coerenti, distinguendoci da quanti, sebbene toccati da simili situazioni, rimangono arroccati alle proprie postazioni .
Da cittadino Ninni avrà le massime occasioni per difendersi e ci auguriamo tutti possa presto affrancarsi dalle accuse mossegli e dai dubbi sulla sua persona e spessore morale.
Questa condizione permetterà a SEL di proseguire nel suo percorso di opposizione incisiva e protagonista, cui tutti e tutte noi (Ninni compreso) tanto ha lavorato, nel solco del quale continueremo a lavorare per costruire, assieme a quanti e quante lo vogliono, l’alternativa al governo della nostra Città.

F.to I coordinatori SEL Andria.
Michele Lorusso - Valentina Lomuscio