venerdì 6 luglio 2012

SPENDING REVIEW


Il governo Monti ha indotto gli italiani a prendere confidenza con termini in lingua inglese; che sia nello stile del professore? Si è pensato. La realtà è che, come spesso accade per tutto ciò che ha risvolti devastanti toccando la viva pelle dei cittadini, si utilizzano termini non immediatamente comprensibili per contenuto e portata.

La Spending Review: si diceva: “Non sarà una manovra” e allora come si possono chiamare tagli (lineari) per circa 8 Mld?

Tutto il sacrificio richiesto poi solo per ritardare l’aumento Iva. Allo stato attuale, infatti, questo sarà comunque fatto a partire dal secondo semestre 2013. Il Ministro Grilli ha parlato di ulteriori tagli alla spesa pubblica per scongiurarne l’aumento. Un po’ troppo tardi per ripensare a manovre anticicliche, dopo che si é lasciata affondare l' economia.
In linea con quanto dichiarato più volte dalle associazioni consumatori, l’Istat ha in questi giorni diffuso dati che parlano di una riduzione della spesa alimentare pari al 38.5%, in favore di alimentazione di scarsa qualità e differenziazione.

Capitolo a parte sulla riflessione merita il comparto sanitario. Pesanti saranno i tagli che verranno messi in atto: si prevede una riduzione di posti letto per ogni regione italiana (ad esclusione di sole tre).
La volontà di ridurre gli sprechi, le differenze di costo del materiale sanitario adottato da regione a regione, è da noi condiviso.
Unificare i centri di costo potrebbe essere una buona soluzione prestando però attenzione agli effetti indiretti (e di certo indesiderati): monopolizzazione dell' offerta oppure rischio creazione di cartelli di impresa per viziare il meccanismo di domanda e offerta. E da un capo di governo che è stato commissario europeo alla concorrenza, reso famoso dall’imposizione di una salata multa al colosso dell' informatica, non ce lo si aspetta di certo.

Aspetto peggiore quindi è il tentativo di smantellare il welfare e il sistema salute. Sarebbe bastato tagliare la spesa in armamenti, come da tempo affermiamo, ad esempio annullando contratti di acquisto di F 35 ( che pare da un recente studio di dipartimento americano di difesa non siano al sicuro da incursioni informatiche).
La verità è che oltre il risanamento dei conti, il governo tecnico guidato da Monti e sostenuto dalla maggioranza delle forze politiche presenti in Parlamento sta radicalmente tentando di contro-riformare totalmente l’assetto del nostro Paese ed unico atto di onestà sarebbe quello di lasciare il posto ad un Governo legittimato e scelto dal voto popolare degli italiani.

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