sabato 21 luglio 2012

Avvio della campagna di raccolta firme per l'istituzione del Reddito minimo garantito

Avvio della campagna di raccolta firme per l'istituzione del Reddito minimo garantito super-positiva: interesse per il tema, specie da parte delle giovani generazioni.
A noi tocca vincere la sfida contro la precarizzazione selvaggia, per rivendicare autonomia e futuro! 
Per info e contatti sinistraecologialiberta.andria@gmail.com





sabato 7 luglio 2012

Sul blocco degli impegni di spesa annunciati dal Sindaco

“Un mix di incompetenza politica e tecnica, e di scarsa lungimiranza, sta mettendo in ginocchio un’intera Città, con una maggioranza che cerca di minimizzare sempre il tutto. “

Così avevamo concluso un nostro precedente intervento sul bilancio.

Ci duole constatare che, a distanza di giorni, la conferenza stampa di presentazione del bilancio approvato (ma mai discusso con la Città) ci ha dato ragione.

Sulla questione delle opere pubbliche inizialmente previste e poi cassate, si è detto che quest’operazione è stata necessaria “A causa della modifica dei parametri attuata dal Governo Monti sulla capacità di indebitamento degli enti”. Cosa assolutamente falsa. Basta leggere l’emendamento presentato dallo stesso Sindaco e dall’Assessore De Feo in cui si dice che “la programmazione delle opere pubbliche 2012-2014 è stata effettuata entro il 15 ottobre 20 Il, ovvero in data antecedente l'intervento del citato vincolo normativo”, cioè la legge 183/2011 (precisamente del 12 Novembre 2011) emanata dal Governo Berlusconi e non dal Governo Monti. Delle due l’una. O si era a conoscenza della normativa e si voleva approvare ugualmente il piano delle opere pubbliche 2012-2014 (con conseguenze disastrose per la Città), così da potersi vantare delle stesse con un bel proclama alla cittadinanza, oppure, chi ha redatto il bilancio, non era a conoscenza della normativa (dimostrando la sua inappropriatezza a ricoprire il ruolo di assessore) e gli si è accesa la lampadina grazie all’intervento dei revisori dei conti.

Un’ altra questione “calda” è la lettera del Sindaco-Podestà, con la quale vengono di fatto bloccati tutti gli impegni di spesa. 

A parte la legittimità di tale provvedimento (non bisogna aver frequentato chissà quale scuola per sapere che il bilancio di previsione ha funzione autorizzatoria), quello che davvero ci lascia senza parole è la scelta politica che ha portato all’adozione di tale provvedimento, che si vuol far passare come un provvedimento di “responsabilità”. 

Da più di due anni, denunciamo gli sprechi dei diversi assessorati di quest’Amministrazione, ma il Sindaco non ha mai ritenuto degne di considerazione le nostre “denunce” perché provenienti dall’opposizione. Solo adesso si accorge che si sperpera inutilmente danaro pubblico e decide di far finta di tirare la cinghia, “sfiduciando” gli assessori spendaccioni. 

Visto che, ci sono questi sprechi (altrimenti non ci sarebbe stato questo provvedimento) e considerato che di fatto viene meno quel rapporto fiduciario tra Sindaco e Assessori, perché il primo cittadino non ha provveduto a sostituire gli assessori spendaccioni? Questo si che sarebbe stato un bell’atto di coraggio e di rispetto nei confronti della Città.

Purtroppo un atto del genere non potrà mai arrivare perché, se dovessero essere rimossi alcuni assessori “inamovibili”, si verrebbe a rompere quel già logorato vincolo di maggioranza e quindi si andrebbe tutti a casa.

f.to I coordinatori di Sinistra Ecologia Libertà - Andria

Michele Lorusso - Valentina Lomuscio

La coordinatrice dell’ Italia dei Valori- Andria

Cristina Capogna

venerdì 6 luglio 2012

SPENDING REVIEW


Il governo Monti ha indotto gli italiani a prendere confidenza con termini in lingua inglese; che sia nello stile del professore? Si è pensato. La realtà è che, come spesso accade per tutto ciò che ha risvolti devastanti toccando la viva pelle dei cittadini, si utilizzano termini non immediatamente comprensibili per contenuto e portata.

La Spending Review: si diceva: “Non sarà una manovra” e allora come si possono chiamare tagli (lineari) per circa 8 Mld?

Tutto il sacrificio richiesto poi solo per ritardare l’aumento Iva. Allo stato attuale, infatti, questo sarà comunque fatto a partire dal secondo semestre 2013. Il Ministro Grilli ha parlato di ulteriori tagli alla spesa pubblica per scongiurarne l’aumento. Un po’ troppo tardi per ripensare a manovre anticicliche, dopo che si é lasciata affondare l' economia.
In linea con quanto dichiarato più volte dalle associazioni consumatori, l’Istat ha in questi giorni diffuso dati che parlano di una riduzione della spesa alimentare pari al 38.5%, in favore di alimentazione di scarsa qualità e differenziazione.

Capitolo a parte sulla riflessione merita il comparto sanitario. Pesanti saranno i tagli che verranno messi in atto: si prevede una riduzione di posti letto per ogni regione italiana (ad esclusione di sole tre).
La volontà di ridurre gli sprechi, le differenze di costo del materiale sanitario adottato da regione a regione, è da noi condiviso.
Unificare i centri di costo potrebbe essere una buona soluzione prestando però attenzione agli effetti indiretti (e di certo indesiderati): monopolizzazione dell' offerta oppure rischio creazione di cartelli di impresa per viziare il meccanismo di domanda e offerta. E da un capo di governo che è stato commissario europeo alla concorrenza, reso famoso dall’imposizione di una salata multa al colosso dell' informatica, non ce lo si aspetta di certo.

Aspetto peggiore quindi è il tentativo di smantellare il welfare e il sistema salute. Sarebbe bastato tagliare la spesa in armamenti, come da tempo affermiamo, ad esempio annullando contratti di acquisto di F 35 ( che pare da un recente studio di dipartimento americano di difesa non siano al sicuro da incursioni informatiche).
La verità è che oltre il risanamento dei conti, il governo tecnico guidato da Monti e sostenuto dalla maggioranza delle forze politiche presenti in Parlamento sta radicalmente tentando di contro-riformare totalmente l’assetto del nostro Paese ed unico atto di onestà sarebbe quello di lasciare il posto ad un Governo legittimato e scelto dal voto popolare degli italiani.

mercoledì 4 luglio 2012

Reddito minimo per tutte e tutti: Sel lancia la campagna di raccolta firme sul territorio


Il Partito di Sinistra Ecologia e Libertà lancia sul territorio la campagna per la raccolta firme per la legge d'iniziativa popolare per l'istituzione del reddito minimo garantito, scegliendo quindi il terreno della precarietà esistenziale come nodo decisivo della crisi del modello di mercato liberista e della società italiana. Obiettivo assoluto è il contrasto alla marginalità e un'attenzione forte a come garantire la dignità della persona e favorire la cittadinanza attraverso l'inclusione sociale.
I livelli di precarizzazione selvaggia e di disoccupazione di massa, soprattutto dei più giovani (ultimi dati vedono la stessa attestata al 36,2%, dato più alto in assoluto) il reddito può essere una risposta, una possibilità di scelta, di rivendicazione di autonomia e futuro, che si pone in aperto contrasto con la marginalizzazione ed esclusione anche sulla base di genere.
L’Italia è, assieme alla Grecia, uno dei Paesi europei sprovvisti di forme di tutela su questo versante. Il reddito minimo è un argine contro il lavoro nero, il lavoro sottopagato e la negazione delle professionalità e della formazione acquisita. Pone le condizioni per  non vendersi sul mercato del lavoro alle peggiori condizioni possibili. Da argine quindi può diventare un paradigma.
Per questo il disegno di legge propone tre deleghe al governo sul riordino della spesa assistenziale, gli ammortizzatori sociali e l'istituzione del salario minimo garantito e pone l’obiettivo del ridisegnare le politiche attive del lavoro, i processi formativi e la generalizzazione del welfare.
Il circolo cittadino di Sel si fa promotore sul territorio la campagna della raccolta firme e invita tutt@ i/le cittadin@, le associazioni, i sindacati ad aderire alla campagna “Reddito minimo per tutte e tutti”.
Per info e adesioni:
http://www.facebook.com/sinistraecologialiberta.andria